I Peanuts sono molto cerebrali. Il tipo di umorismo che incarnano è tipicamente da ceto medio abbastanza colto ma non troppo, che si identifica nei personaggi e ne condivide le problematiche. L'esclusione degli adulti in realtà è una finzione, dal momento che gli adulti sono esattamente Charlie Brown & co. I loro problemi, pur infantili, rispecchiano quelli del mondo adulto con tematiche bambine (vedasi ad esempio la squadra di baseball fallita di CB, il Grande Cocomero di Linus e il naufragio scolastico di Piperita Patty) e come adulti i Peanuts si pongono di fronte ad essi e li risolvono o li complicano. Il linguaggio è adulto. Non c'è fanciullezza o realistica ingenuità in un Charlie Brown che non riesce a far vincere la sua squadra, come non c'è nella religiosità di Linus o nella ribellione ignava di Piperita. I Peanuts piacciono agli adulti perchè gli adulti ci si rivedono, e ritrovano il loro linguaggio e le loro situazioni. Non per niente il colore che associo automaticamente al fumetto è un grigio chiaro o una tonalità pastello al massimo. E' il prototipo del fumetto medio: personaggi medi, con problemi medi e soluzioni medie, studiato per una classe media di cultura media e dotato di umorismo medio. Si ride coi Peanuts? Al massimo si sorride: un sorriso medio.
Proprio per questo il personaggio più dirompente è Snoopy: in un fumetto adulto è l'unico bambino, con reazioni e problemi da bambino, sogni da bambino, e ingenuità realistica da bambino.
Tutto il contrario di Mafalda. Mafalda è bambina di corpo e di mente, e nel suo mondo gli adulti esistono perchè non rischiano di rivelare, come nei Peanuts, che i personaggi principali sono solo degli adulti un po' più bassi. Le tematiche affrontate, seppur più direttamente riferite al mondo dei grandi, sono viste con gli occhi ingenui e rivelatori dei bambini: qui sta l'enorme differenza fra i due fumetti, cioè in uno i bambini hanno problemi da grandi, li risolvono (o no) da grandi, parlando il linguaggio dei grandi, e risparmiano così ai grandi il bisogno di interpretare un pensiero bambino; nell'altro i bambini hanno problemi da bambini, li risolvono (o no) da bambini, col linguaggio dei bambini, e fanno pensare i grandi a cosa cazzo volevano dire questi bambini (la doppia lettura, implicita ed esplicita, è tipica di Quino). Mentre la cerebralità dei Peanuts la ritengo superficiale o d'apparenza, dal momento che di fatto non c'è bisogno di alcuno sforzo per cercare di capire il significato implicito della strip, la passione di Mafalda è a sua volta solo il velo di una cerebralità più profonda, che spinge il lettore a domandarsi come possano dei bambini, comportandosi da tali, rivelarsi portatori di verità adulte molto più efficaci delle nostre convinzioni e dei nostri schemi mentali.
Io personalmente consiglio Mafalfa perchè non solo fa ridere e non appena sorridere, non solo fa riflettere e non appena pensare, ma perchè soprattutto rispecchia la forma mentis che a mio modo di vedere qui condividiamo un po' tutti: quell'"adultità" razionale contaminata dal bisogno infantile di verità, conoscenza e semplicità.
Personaggi preferiti
Peanuts: Piperita Patty e Marcy
Mafalda: Mafalda, Nando e il loro papà (perchè alla fin fine Quino in modo molto bastardo ce lo lascia, il personaggio in cui identificarci VERAMENTE)
"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"