attenzione spoiler batman

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jan_valek
00martedì 23 dicembre 2008 11:37
Testo nascosto - clicca qui
è uscito, a livello amatoriale, un trailer su un teorico seguito, che io ritengo un capolavoro e vorrei i vostri giudizi
it.youtube.com/watch?v=XiZuvJ48MZ0
Bud-
00martedì 23 dicembre 2008 11:55
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

Non lo sapevo!!!!

Pero' amo questi spoiler, ed il trailer e' spettacolo.
jan_valek
00martedì 23 dicembre 2008 12:00
non sapevo come nascondere la notizia, x fare in modo che solo chi è interessato lo sappia [SM=g1595116]
Bud-
00martedì 23 dicembre 2008 12:03
Hia fatto bene! Sono io che se leggo un cartello di divieto sento l'impulso irrefrenabile a infrangerlo.

Comunque il trailer e' proprio bello, ma e' davvero solo amatoriale?
Delfy87
00martedì 23 dicembre 2008 12:11
wow °-° filmato spettacolare

p.s. non sapevo la fine xD
jan_valek
00martedì 23 dicembre 2008 12:14
non è proprio amatoriale, è girato da un regista John Fiorella,ma la DC ne ha proibito la proiezione durante i festival o le convention di fumetti per violazione della proprietà intellettuale.
fonte comicsblog
edward mass
00martedì 23 dicembre 2008 12:24
che figata!!!!!
BoY.DuKe
00martedì 23 dicembre 2008 13:15
Re:
Bud-, 23/12/2008 12.03:

Hia fatto bene! Sono io che se leggo un cartello di divieto sento l'impulso irrefrenabile a infrangerlo.




non sai quanto ti capisco [SM=x53153] pure io non ho resistito..


però so un'altra chicca riguardo a batman, mi raccomando attenti a non cliccare se non volete rovinarvi qualcosa...


Testo nascosto - clicca qui
La Visione
00martedì 23 dicembre 2008 13:19
Re: Re:
BoY.DuKe, 23/12/2008 13.15:




non sai quanto ti capisco [SM=x53153] pure io non ho resistito..


però so un'altra chicca riguardo a batman, mi raccomando attenti a non cliccare se non volete rovinarvi qualcosa...


Testo nascosto - clicca qui



Lo ammetto [SM=x53150] io sono scemo... [SM=x53144]

Comunque lo spoiler di Jan non l'ho letto, immaginavo fosse serio, invece quello di Farto l'ho letto, immaginavo non lo fosse [SM=x53144]


BoY.DuKe
00martedì 23 dicembre 2008 13:32
Re: Re: Re:
La Visione, 23/12/2008 13.19:



Lo ammetto [SM=x53150] io sono scemo... [SM=x53144]

Comunque lo spoiler di Jan non l'ho letto, immaginavo fosse serio, invece quello di Farto l'ho letto, immaginavo non lo fosse [SM=x53144]






sono cosi prevedibile? [SM=x53096]
La Visione
00martedì 23 dicembre 2008 13:34
Re: Re: Re: Re:
BoY.DuKe, 23/12/2008 13.32:




sono cosi prevedibile? [SM=x53096]



No, avevo voglia di sparar una cagata [SM=x53144]


jan_valek
00martedì 23 dicembre 2008 13:40
Secondo me, visione non ha resistito e ha letto tutto
La Visione
00martedì 23 dicembre 2008 13:46
Re:
jan_valek, 23/12/2008 13.40:

Secondo me, visione non ha resistito e ha letto tutto




Ebbene si maledetto Carter! (cit.)
Mi hai scoperto ancora! (cit.)

Ho letto questo:
it.youtube.com/watch?v=XiZuvJ48MZ0

Però non l'ho capito, cioè questa parte ?v=XiZuvJ48MZ0 mi è poco chiara [SM=x53144]


No, no, non ho letto gli spoiler, di solito evito [SM=x53091]



jan_valek
00martedì 23 dicembre 2008 13:49
Re: Re:
La Visione, 23/12/2008 13.46:




Ebbene si maledetto Carter! (cit.)
Mi hai scoperto ancora! (cit.)

Ho letto questo:
it.youtube.com/watch?v=XiZuvJ48MZ0

Però non l'ho capito, cioè questa parte ?v=XiZuvJ48MZ0 mi è poco chiara [SM=x53144]


No, no, non ho letto gli spoiler, di solito evito [SM=x53091]






[SM=x53130] riposa in pace Mauro Mattioli, grande voce di stanislao Moulinsky..scusate , ma ci voleva [SM=x53186]

shirokko
00martedì 23 dicembre 2008 14:51
Re:
Bud-, 23/12/2008 12.03:

Hia fatto bene! Sono io che se leggo un cartello di divieto sento l'impulso irrefrenabile a infrangerlo.

Comunque il trailer e' proprio bello, ma e' davvero solo amatoriale?



No, Bud, è l'umanità intera che quando vede un divieto ci si butta a pesce [SM=x53120]


maxelcrocao
00martedì 23 dicembre 2008 19:32
Re: Re: Re: Re:
BoY.DuKe, 12/23/2008 1:32 PM:




sono cosi prevedibile? [SM=x53096]



prevedibile come un Farto..
mizar!
00sabato 31 gennaio 2009 13:37
Re:
jan_valek, 23/12/2008 11.37:

Testo nascosto - clicca qui
è uscito, a livello amatoriale, un trailer su un teorico seguito, che io ritengo un capolavoro e vorrei i vostri giudizi
it.youtube.com/watch?v=XiZuvJ48MZ0




[SM=x53186] [SM=x53186] [SM=x53186] [SM=x53186] [SM=x53186]

bellissimo!!
Dark Mephisto
00sabato 31 gennaio 2009 14:02
un pò di batman story che ne dite eh??
Le origini [modifica]
Quando Bob Kane venne spinto da Vincent Sullivan a buttarsi nel mondo dei supereroi, il personaggio di Superman, ideato da due giovani ragazzi di nome Jerry Siegel e Joe Shuster, aveva debuttato da pochi mesi. La possibilità di guadagnare di più spinse Kane a miscelare in un unico personaggio molte delle icone e delle fonti che allora avevano maggior successo al cinema e sui pulp magazine.

Da sempre affascinato dai progetti ingegneristici di Leonardo da Vinci e colpito soprattutto dal suo uomo volante (la fonte leonardesca ritornerà nell'Elseworlds Capolavoro Nero, di Moench e Cueva), unirà l'ingegno davinciano nell'ideazione di macchine complesse e fantastiche con le visioni suggerite da due film in particolare: La maschera di Zorro del 1920, con l'eroe solitario che combatte contro le ingiustizie, e l'horror The Bat del 1926 (del quale venne realizzato un remake nel 1930, The Bat Whispers, questa volta in sonoro). A questi si devono aggiungere anche le influenze, come detto, dei pulp magazine, ed in particolare di Black Book Detective, il cui protagonista era un investigatore mascherato dal nome Black Bat, ma probabilmente anche l'Uomo Ombra, personaggio ammantato di quella stessa aura leggendaria caratteristica di Batman. Probabile, anche, una possibile influenza dei fumetti di Wesley Dodds, il Sandman della golden age, anch'egli un ricco ereditiero affiancato da un fedele maggiordomo, come Bruce è affiancato dal fedele Alfred Pennyworth. Per le ambientazioni urbane, invece, l'influenza principale sembra essere, almeno in ambito fumettistico, Gang Busters in Action di Henry Vallely, che ha ispirato alcune vignette presenti nel racconto delle origini del personaggio.

Con questi ingredienti, e con il fondamentale aiuto di Bill Finger, che può essere considerato a tutti gli effetti co-creatore del personaggio (ha contribuito allo sviluppo del personaggio e del suo armamentario: ad esempio sue sono le invenzioni del bat-arang e della bat-caverna, e sempre sua l'idea di affiancare a Batman un giovane assistente, Robin), Batman debutta sul numero 27 di Detective Comics del maggio 1939, pubblicato dalla National, oggi DC Comics.

Il successo del personaggio spinse ben presto la National a varare una seconda testata, questa volta intitolata espressamente al vigilante mascherato: nella primavera del 1940 usciva, così, il primo numero di Batman, con storie completamente inedite e con il contemporaneo esordio di due dei personaggi più importanti nell'universo batmaniano, ovvero il letale Joker e la sensuale Catwoman.

Usciti dal cinema, dove si erano recati per vedere "Zorro", Bruce, di 8 anni, ed i genitori Thomas e Martha, vengono all'improvviso affrontati da un rapinatore che, pistola alla mano, minaccia la giovane Martha. Thomas allora si avventa immediatamente contro l'uomo, che così decide di ucciderlo per primo, quindi, per farne smettere il pianto, elimina la donna (la data è il 26 giugno).[2] L'unico superstite, Bruce, non può fare altro che piangere e disperarsi sopra i cadaveri ancora caldi dei genitori, ma una forza cresce dentro di lui, tanto che quella notte stessa giura sullo spirito dei suoi genitori di vendicarne ogni giorno la morte, combattendo il crimine. Gli anni passano e Bruce diventa un abile scienziato ed un formidabile atleta. Ormai pronto, Bruce, in una notte di luna piena, inizia a pensare a quale travestimento dovrà adottare per incutere terrore nei cuori dei criminali. A quel punto, improvviso, un pipistrello entra nel salone: è questo l'animale che ispirerà il costume di Bruce Wayne e darà vita alla carriera del Batman[3]




Questo racconto, abbastanza semplice, delle origini del vendicatore del male, viene ben sintetizzato da Kane in appena due pagine, con un giovane Bruce dal volto estremamente drammatico, e pubblicato sul 33° numero di Detective, posponendo così il racconto effettivo delle origini del personaggio rispetto al suo esordio editoriale. Ovviamente il periodo di Kane non si riduce al semplice racconto delle origini, pur se il cartoonist realizzò di fatto uno studio creativo a cui collaborarono sceneggiatori come il già citato Finger o il grandissimo Fox, e disegnatori come Jerry Robinson, Dick Sprang (che fu uno dei primissimi eredi a prendere ufficialmente in mano il personaggio dopo l'abbandono di Kane), ma propose personaggi e storie altamente inquietanti. Innanzitutto bisogna ricordare che il primo Batman non aveva alcuna remora morale nell'uccidere un criminale, anche se questo atteggiamento venne abbandonato già nel periodo Kane così come la sua iniziale invulnerabilità fisica dovuta ad alcune sostanze chimiche sviluppate dallo stesso Bruce Wayne: tutti questi elementi vennero via via abbandonati anche grazie all'introduzione del primo Robin, Dick Grayson, anch'egli orfano dei genitori, una coppia di trapezisti, morti in un incidente durante uno spettacolo del circo per il quale lavoravano (si scoprì che in realtà l'incidente venne provocato dal boss mafioso Zucco per convincere il padrone del circo a diventare, in pratica, copertura per i suoi loschi affari).

Poi la creazione di personaggi inquietanti come i già citati Joker e Catwoman, o come lo scienziato folle Hugo Strange, novello dr.Hodson, o le sfide al chiaro di luna contro stregoni, maghi, licantropi e vampiri. Ispirandosi, poi, sempre alla letteratura e al cinema, nascono personaggi come Due Facce o come il Pinguino: mentre il primo venne presto abbandonato a causa della sua depressione (salvo poi un recupero negli anni Settanta), il secondo fu subito un personaggio di enorme successo, diventando ben presto più un criminale dalla vena fortemente comica, per poi evolversi con il succedersi degli autori.

Tra gli altri criminali notevoli ideati da Kane in questo stesso periodo sono da segnalare il Monaco, che rapisce la prima fidanzata di Bruce, Julie Madison, con l'intento di sacrificarla; il Dr. Death (Dr. Morte), un letale chimico pronto a minacciare di morte intere nazioni in cambio del denaro; Basil Karlo, il primo Faccia di Creta, un attore impazzito che, novello Erik, iniziò ad uccidere il cast del remake di un suo vecchio film horror; il Cappellaio Matto, un folle criminale che si ispira, per il costume e le armi, all'omonimo personaggio del romanzo Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll; lo Spaventapasseri, inquietante criminale ossessionato dal desiderio di portare paura negli altri ed ispirato alla figura di Hicabod Crane nella leggenda del Cavaliere senza testa.

I toni inquietanti imposti da Kane e che inevitabilmente si erano sfumati a causa della presenza di Robin, creato appositamente per rendere il prodotto usufruibile da un vasto pubblico, vennero abbandonati con il suo abbandono e con l'arrivo alle matite di Dick Sprang.

La creazione più importante del periodo Sprang (metà anni quaranta, anni cinquanta) e che dà una perfetta connotazione al periodo è il personaggio dell'Enigmista (creato nel 1948).

I criminali più classici, invece, come Joker e Pinguino, o come l'assurdo Uomo Lampadina, danno vita a sfide incredibili in set composti da oggetti comuni ma enormemente ingigantiti, mentre le sfide con la malavita mantengono un tono più oscuro, ricche di azione e sovente anche con l'intervento di Alfred. Sprang, dal tratto gouldiano, propose, insieme allo sceneggiatore Don Cameron, delle storie leggere ed un Batman spesso con il sorriso anche quando indossa la maschera e che non è difficile supporre abbia fatto da base per la serie televisiva con Adam West per protagonista.

Tra gli ideatori delle gigantesche minacce c'era anche Bill Finger, accanito lettore di Popular Science e Popular Mechanics, sue continue fonti di ispirazione. È di questo periodo, ad esempio, la celebre moneta gigante di Due Facce che si trova nella batcaverna come trofeo. Tra gli autori che seguirono questa linea narrativa si segnalano anche Arnold Drake, Edmond Hamilton e Leigh Barckett. Sono ancora di questo periodo alcune storie incredibili, di tema puramente fantascientifico, come i viaggi nel tempo (anche se il primo, su Batman n.24, era indotto attraverso l'ipnosi) e nello spazio (come ad esempio Caccia all'uomo nello spazio profondo, sul Batman n.119 del dicembre 1958.

Una delle cause di questa versione giocosa del Cavaliere Oscuro è la crociata contro i supereroi condotta dallo psichiatra Frederic Wertham con il suo libro La seduzione degli innocenti (1954) che unita ad un calo di vendite produsse la sparizione dei supereroi dalle edicole statunitensi, fatta eccezione per Superman, Wonder Woman, Aquaman e lo stesso Batman e per il concorrente Capitan Marvel della Fawcett. In particolare le accuse di Wertham verso Batman (omosessualità e pedofilia) produssero proprio quelle storie giocose, destinate a tranquillizzare i genitori sulla correttezza morale dell'eroe in maschera.

Tra le altre creazioni del periodo sono da segnalare Firefly, un criminale comune che iniziò ad usare le fiamme per i suoi crimini; Mr. Freeze, che esordì come Mr.Zero su Batman 121 nel 1959, scienziato esperto in criogenia, nonché la combattente del crimine Batwoman, effettiva risposta al proliferare della Superman-family e tentativo di bissare il successo dell'introduzione di Robin. Importantissima, poi, a livello di continuity, è l'introduzione di Joe Chill (Batman n.47 del giugno 1948), un piccolo boss criminale che si scopre essere il rapinatore che ha ucciso i Wayne, e quindi l'indiretto responsabile della nascita di Batman. Il personaggio muore abbastanza presto, ucciso dai suoi stessi uomini, proprio per la sua responsabilità nella creazione del vigilante.

Oltre a Sprang, è abbastanza certa anche la collaborazione di Sheldon Moldoff, tra i responsabili della creazione di Batwoman e della sua assistente Batgirl. Di Moldoff si ricordano anche altri due componenti della Batman-family: il Bat-Mito, un piccolo folletto che, come Mister Mxyzptlk, viene dalla sua dimensione per tormentare Batman con i suoi maldestri tentativi di aiuto; e il segugio Asso, probabilmente una delle creazioni meno assurde del periodo.

Dark Mephisto
00sabato 31 gennaio 2009 14:04
Dopo il periodo di passaggio caratterizzato dalle scarse vendite e dalla crociata di Wertham, il mondo dei supereroi ricomincia ad alzare la testa. Il primo gustoso prologo lo da proprio Detective Comics che, in appendice, sul n.225 del novembre 1955, presenta l'esordio di Martian Manhunter, il segugio di Marte, primo supereroe originale da lungo tempo a questa parte. L'effettivo inizio della silver age sarebbe, però, da collocarsi al settembre 1956, quando su Showcase n.4 esordì Barry Allen, il nuovo Flash: autore di questa nuova rinascita era l'inossidabile Gardner Fox, già deus ex-machina dell'ormai morta golden age.

Il nuovo periodo, però, era destinato ad esplodere solo con il nuovo decennio (gli anni Sessanta), con il ritorno di altri vecchi eroi come Lanterna Verde, Hawkman, Atomo, la Justice League, dal cui rinnovato successo nacquero altri supergruppi come la Doom Patrol, la Suicide Squad, la Legione dei Supereroi, o i Vendicatori nella Casa delle Idee (tra le cui fila si contano, invece, alcuni dei contributi più originali e significativi della silver age: l'Uomo Ragno, i Fantastici Quattro, X-Men). In tutta questa esplosione Batman rimase però alla finestra, con storie assurde (come gangster extra-terrestri o perdute civiltà Maya) che ancora risentivano pesantemente del periodo precedente.

Il rinnovamento, però, era ormai prossimo ad arrivare ed aveva il nome ed il cognome di Julius Schwartz. Probabilmente il miglior supervisore di Batman di tutti i tempi, Schwartz ereditava nel 1964 le Bat-testate da Jack Schiff, esclusa World's Finest passata sotto il controllo di Mort Weisinger, e subito decise di rinnovare completamente la linea editoriale batmaniana, forte dei successi ottenuti con Flash e Lanterna Verde. Innanzitutto invenzioni e personaggi del passato come Batwoman, Batgirl, Bat-Mito, il segugio Asso vennero eliminate dalle storie, quindi propose come logo per il costume un pipistrello stilizzato su campo giallo, e, ultima delle novità, propose la morte del fido Alfred su Detective n.328.

Tra gli autori che vennero coinvolti nel progetto di riscoperta delle origini del personaggio vi era il geniale sceneggiatore Gardner Fox, come detto abile autore sia della golden che della silver age, affiancato da validi artisti come Joe Giella, Murphy Anderson, Gil Kane e, soprattutto, Carmine Infantino, artista simbolo insieme a Jack Kirby di questi primi anni della silver age. La mossa successiva di Schwartz dopo il rinnovo dei team creativi fu il ritorno del criminali della golden age, le invenzioni migliori di Finger-Kane, iniziando dall'Enigmista (Batman n.171 del maggio 1965), tornato ad una nuova primavera dopo quindici anni d'assenza. Tra le ideazioni originali, invece, si segnala la Poison Ivy di Robert Kanigher.

Il rinnovamento di Schwartz, però, venne ostacolato dal successo della serie televisiva che stava imperando in quegli anni. La serie interpretata da Adam West (Batman) e Burt Ward (Robin), che iniziò nel 1966 sulle frequenze ABC, ebbe un grandissimo seguito. La prima conseguenza fu un aumento dello spazio lasciato a Batman sulla testata World's Finest e all'interno della Justice League, gruppo del quale era fondatore. Non solo: molti fumetti cercavano il più possibile di presentare Batman tra i co-protagonisti, mentre il merchandising esplodeva con una grande vendita di statuette, giocattoli, poster, costumi. Il tutto influì negativamente sul progetto Schwartz, che si vide costretto a reintrodurre Batgirl, co-protagonista del serial televisivo, la cui identità segreta era quella di Barbara Gordon, bibliotecaria e figlia di James Gordon, il commissario di polizia di Gotham City. L'esordio da un milione di dollari di Batgirl (Detective Comics n.359 del gennaio 1967), affidato a Gardner Fox e Carmine Infantino, però, risentì comunque dei toni leggeri della serie televisiva, che come altro effetto ebbe quello di far tornare in vita Alfred in Detective Comics n.356, dove si spiegò che il maggiordomo di casa Wayne non era morto, ma bensì scomparso per diventare il malvagio Outsider. Per fortuna il serial avrebbe chiuso nel 1968, dando così la possibilità a Schwartz di riprendere un discorso lasciato in sospeso troppo a lungo
La fine degli anni sessanta e tutti i settanta sono caratterizzati soprattutto dalle geniali intuizioni del supervisore Julius Schwartz, rimasto forse troppo nascosto dal successo degli autori che ha alternato nella gestione del Crociato Incappucciato.

Il primo punto nodale, la prima versione considerata definitiva dell'era pre-Crisis da una buona metà di lettori e critici porta la firma dello sceneggiatore Dennis O'Neil che, soprattutto in coppia con Neal Adams (coadiuvato dal fido inchiostratore Dick Giordano), riuscì nel difficile compito di riportare Batman verso le atmosfere oscure delle origini. Al fianco di O'Neil, Schwartz utilizza anche Bob Haney, abile, al pari di O'Neil, nel passare dalle atmosfere urbane a quelle horror e d'avventura di ampio respiro. Dietro di loro, poi, un abile sceneggiatore come Len Wein, esperto in questo genere di atmosfere (non a caso è il creatore di Swamp Thing).

Comunque, una delle prime cose che la coppia O'Neil-Adams propose fu il ritorno di Harvey Dent, meglio noto come Due Facce. Sulle pagine del n.234 di Batman vengono, infatti, rinarrate le drammatiche origini di un personaggio lontano dalle scene da un paio di decenni: un giovane procuratore distrettuale, protagonista indiscusso del processo contro la più importante famiglia mafiosa di Gotham, venne sfigurato con l'acido dal teste che stava interrogando in aula, un mafioso di nome Salvatore The Boss Maroni.

I due colpi successivi furono l'utilizzo del Joker in una storia prettamente d'azione e che permise ad Adams di realizzare uno dei suoi Batman migliori, e la realizzazione di una lunga saga, Il risveglio del Demone, con la quale introdussero uno dei più letali e terribili nemici di Batman, Ra's Al Ghul. Primo tra i nemici di Batman a scoprirne l'identità segreta, R'as è un potente immortale che, periodicamente, rigenera il suo corpo in un bagno chimico detto Pozzo di Lazzaro; il suo principale intento è sterminare la razza umana lasciando solo pochi degni per ricreare un mondo migliore: per fare ciò, per diverso tempo, ha cercato di convincere Bruce Wayne a prendere parte al gioco terribile utilizzando l'amore, ricambiato, che prova per sua figlia Talia. Il loro primo contatto, invece, avviene dopo il rapimento di Dick, che costrinse Batman a fare un giro per l'Himalaya e consentì agli autori di costruire una delle più belle avventure esotiche del personaggio.

In generale, comunque, le avventure di Batman prendono anche una piega horror ed inquietante: non a caso Len Wein ripropone, dopo tre decenni circa, una sfida contro un licantropo, mentre Frank Robbins, in una drammatica trilogia, crea la tragica figura del Man-Bat, un ricercatore, Kirk Langstrom, esperto di pipistrelli, che nel tentativo di ottenere le facoltà speciali delle sue amate creature, diventa un vero e proprio pipistrello umano.

Haney, invece, si occupò soprattutto dei team-up, ovvero degli incontri con altri eroi mascherati, principalmente sulla ormai mitica testata The Brave and the Bold: si contano, quindi, appassionanti indagini e serrate avventure con Superman, Flash, Freccia Verde, Aquaman, i Teen Titans (gruppo che, tra gli altri, vede la presenza del fedele Dick Grayson nel suo primo tentativo di indipendenza), Sgt.Rock e soprattutto Deadman, il fantasma del trapezista Boston Brand che spesso collabora con Batman o nel tentativo di avvicinarsi all'identità del suo uccisore, o per aiutarlo con minacce mistiche contro le quali Batman avrebbe poco da fare. Il tutto, come sempre, splendidamente illustrato dal maestro Neal Adams.

La partenza della coppia O'Neil-Adams per altri lidi (la gestione di una lunga e drammatica saga con Hal Jordan ed Oliver Queen per protagonisti) viene prontamente supplita dall'arrivo, nel 1977, di una coppia d'autori che darà la seconda interpretazione definitiva del Cacciatore Mascherato: Steve Englehart e Marshall Rogers.

Il primo a salire a bordo è Englehart. Lo sceneggiatore, proveniente dalla Marvel dove uno dei suoi ultimi lavori aveva visto per protagonista il mistico Dottor Strange, inizia sin da subito a dare un tono brillante ai dialoghi, e, soprattutto, fa partire due importanti sottotrame: la prima, che vede per protagonista Rupert Thorne, presidente della giunta comunale e capo della malavita locale, tiene alti i toni oscuri e misteriosi della serie (Detective Comics); la seconda, che vede per protagonista Silver St. Cloud, ha il pregio di far avvicinare Bruce Wayne ad una donna che finalmente ne apprezzerà ed amerà ogni suo aspetto, incluso quello di vendicatore mascherato. Le due sottotrame, che iniziano sin da subito con il disegnatore prima scelta di Englehart, il grande Walt Simonson, hanno il pregio di introdurre non poche complicazioni nella vita di Batman.

Il primo criminale che lo scrittore propone è, però, tal Dottor Phosphorus, dietro il quale si nasconde il Dr. Sartorius, medico che aveva investito nella centrale nucleare che Rupert Thorne aveva intenzione di far costruire al largo della baia di Gotham. Sartorius cadde nel nucleo della centrale, ottenendo poteri letali e terribili.

Dopo i primi due numeri, però, Schwartz si rende conto che lo stile, in un certo senso cosmico, di Simonson mal si adatta alle atmosfere oscure e drammatiche della serie, così decide di affiancare ad Englehart un giovane disegnatore quasi esordiente, il già citato Marshall Rogers, che, coadiuvato da Terry Austin alle chine, si occuperà anche del colore.

Il biglietto da visita di Rogers è una splendida splash page, ovvero un'illustrazione a tutta pagina, con Rupert Thorne che lancia una foto di Batman sul tavolo di una riunione mafiosa, completamente circondata dal fumo di sigari e sigarette. La rivoluzione grafica introdotta da Rogers, comunque, e che porterà anche allo sviluppo in anni successivi di talenti come John Byrne e Todd McFarlane, è incredibile: i contorni delle figure più marcati, così come i lineamenti dei personaggi, mentre aumenta la gamma delle espressioni, le onomatopee fanno parte integrante di muri e pavimenti, e le inquadrature diventano molto più cinematografiche, ispirandosi molto di più alla lezione di Eisner che non a quella di Kane. E mentre il mantello di Batman sembra vivere di vita propria, le chine pesanti ma precise di Austin completano perfettamente l'opera.

In questa sorta di nuovo revisionismo, l'opera della coppia sembra comunque ricalcare le orme di Kane molto più di autori precedenti: oltre all'introduzione di un personaggio come Phosphorus, è importante lo sviluppo di Silver St.Cloud come fidanzata di Bruce, apparentemente salda come Julie Madison ma decisamente molto più intelligente; inoltre è fondamentale la riproposta di un nemico classico come Hugo Strange. Creduto morto, ritorna a minacciare la città sotto le mentite spoglie del dr. Todhunter, alla cui clinica si rivolge proprio Bruce Wayne per recuperare dall'avvelenamento da radiazioni cui l'ha esposto la battaglia con Phosphorus. Strange riesce a scoprire l'identità segreta di Wayne, ma, nonostante abbia cercato di venderla, non la rivelerà nemmeno in punto di morte al letale Rupert Thorne, al quale comparirà nelle storie successive come fantasma.

L'operazione recupero, però, non finisce qui: prima viene ripescato il Pinguino in una breve storia che vede il Dinamico Duo riunito giusto il tempo di sventare il piano criminoso di Cobblepot, quindi è la volta di un vecchio personaggio dei primi anni cinquanta, Deadshot, che viene completamente attualizzato in quella che è, praticamente, la sua attuale versione. Munito di armi da fuoco a lungo raggio, Deadshot viene fornito di un nuovo costume (una calzamaglia che lo ricopre completamente in luogo del vestito alla Arsenio Lupin degli esordi), trasformandosi di fatto nel letale assassino che è tuttora.

L'ultima caratterizzazione importante, su cui sostanzialmente si basa il personaggio attualmente, è quella del Joker. Il criminale pallido con il sorriso perenne sul volto ritorna a colpire con un piano assolutamente folle, un ricatto che la città non può accettare e che il Joker utilizza come semplice pretesto per uccidere persone innocenti. Ovviamente il Joker è molto più di questo (pura follia senza motivazioni), ma è su questa base che, ad esempio, J.M. DeMatteis potrà realizzare un angolo di sanità mentale nel cuore del criminale nella storia Tornare in sé. Quasi scontato il finale della saga in due parti, con Batman e Joker che, in una notte di pioggia, si sfidano tra i grattacieli di Gotham. E proprio la sfida con il Joker è il motore che permette ad Englehart di chiudere le sue due sotto-trame. Prima porta alla follia un Rupert Thorne ossessionato dal fantasma di Strange in un incontro risolutore con il Joker, che lo allontanerà dalla città fino a morire fuori strada nell'ennesimo tentativo di sfuggire al fantasma di Hugo Strange. Contemporaneamente, in città, torna Silver St.Cloud, che aveva cercato di allontanarsi da Gotham, proprio mentre l'eroe combatte con la sua nemesi per antonomasia: vedere l'amato sfidare la morte tra i cieli di Gotham è l'ultimo colpo per la donna che, dopo un ultimo bacio d'addio, va via per non tornare mai più.

Gli ultimi due numeri disegnati da Rogers verranno scritti dal solito Len Wein, mentre le chine assegnate a Dick Giordano, che in certi passaggi praticamente coprirà lo stile del cartoonist facendo affiorare le influenze adamsiane del tratto di Giordano. Seguendo, comunque, la linea tracciata da Englehart, Wein riporta in pista Faccia di Creta, questa volta una terza e, se possibile, ancora più letale versione, limitata semplicemente dalla sua stessa follia. Preston Payne, questo il suo nome, è uno scienziato dei laboratori S.T.A.R. che, ottenuto un campione del sangue di Matt Hagen, il Faccia di Creta precedente, cerca di cambiare il proprio aspetto deforme grazie ad un siero ottenuto artificialmente. Dopo un successo iniziale, la pelle di Payne inizia a sciogliersi e, come secondo ed indesiderato effetto, scioglie, letteralmente, tutti gli esseri viventi che tocca. Costretto in un'armatura dalla forza incredibile e sempre più spinto dalla follia, inizia ad uccidere, scontrandosi inevitabilmente con Batman e finendo sconfitto.

Marshall Rogers saluta, così, Batman, per poi tornarvi nel 2000 prima con Il Dinamico Duo, una storia della serie Realworlds, scritta da Cristopher Golden e Tom Sniegoski con le chine di John Cebollero. Quindi, nell'Agosto dello stesso anno Rogers torna sul luogo del delitto riprendendo le vicende di Bruce e Silver (ormai da considerarsi fuori continuity - vedi sezioni successive) da dove le aveva lasciate.

Sui numeri 132-136 di Legends of the Dark Knight viene pubblicata quella che può essere considerata come l'ultima storia del compianto Archie Goodwin. Dopo aver scritto il soggetto e il primo episodio completo, nonché buona parte dei due successivi, Goodwin non poté portare a termine la storia per i gravi problemi di salute che portarono alla sua morte, avvenuta nel 1998. A questo punto Assedio, questo il titolo della saga in cinque parti, venne completata da James Robinson, acclamato autore dell'ultima incarnazione di Starman, nonché della miniserie The Golden Age. Rogers, così, con l'aiuto alle chine di Cebollero e Wiacek, poté portare a termine il progetto ideato con Goodwin che riportò Silver St.Cloud a Gotham per organizzare la convention di un gruppo di mercenari, il cui vero obiettivo è però quello di penetrare a Villa Wayne. Il capo del gruppo, infatti, il colonnello Brass, conosceva sia il nonno di Bruce, Jack Wayne, sia il padre, Thomas, e aveva molti motivi per vendicarsi di quest'ultimo con la distruzione della villa. Nonostante le difficoltà nel raggiungere la casa avita (Bruce, infatti, viveva ancora nel grattacielo nel centro della città) e nonostante Silver si fosse trovata in mezzo alla lotta tra Batman e Brass, l'eroe riesce non solo a riportare il controllo nel caos seminato dai mercenari per le strade cittadine, ma a giungere in tempo per difendere Villa Wayne dal folle piano di Brass, che porterà anche lui il segreto di Bruce nella tomba, facendosi esplodere nelle scene finali del combattimento.

Alla fine, Bruce decide di tornare alla sua vera casa, Villa Wayne, e di lasciare andare via per sempre Silver, con profondo dolore per tutti, Alfred incluso

Gli anni ottanta sono caratterizzati da quell'evento che ha sostanzialmente sconvolto e spezzato in due parti completamente distinte la continuity di tutti i personaggi della DC Comics: Crisi sulle Terre infinite. Nel caso di Batman questa fu l'occasione per realizzare una vera e propria rivoluzione, dovuta sostanzialmente ad un unico autore: Frank Miller.

Nonostante la presenza di questo punto fermo, però, il periodo è alquanto burrascoso per il Cavaliere Oscuro, nome con il quale sarà noto da Miller in poi. La burrasca è dovuta non solo alla trasformazione e all'assestamento nella storia del personaggio (vengono introdotti la dottoressa Leslie Thompkins in Detective Comics n. 457, amica del padre Thomas e una delle prime persone a dare conforto al piccolo Bruce, insieme ad Alfred, mentre su Batman n.307 fa il suo esordio Lucius Fox, CEO delle Wayne Enterprises, nonché gestore delle attività benefiche della Fondazione Wayne), ma anche ad un alternarsi probabilmente eccessivo di team creativi e ad una seconda esplosione di criminali più o meno folli. In poco meno di un decennio (escludendo Maxie Zeus, criminale fissato con la mitologia dell'antica grecia, comparso per la prima volta nel 1979) fanno la loro comparsa personaggi nuovi come Killer Croc (un puro assassino nel corpo di un alligatore antropomorfo), Maschera Nera (un moderno fantasma dell'Opera, con Gotham suo teatro, in aperta battaglia contro l'altro fantasma della città, Batman), il Ventriloquo con la sua marionetta Scarface (un vero e proprio folle che, troppo timido per darsi al crimine, recupera la sua carica violenta ogni volta che da voce a Scarface), Victor Zsasz (un altro, letale serial killer). A tutto ciò va ad aggiungersi anche l'arrivo del secondo Robin, in un momento in cui Dick Grayson era sempre più impegnato con la sua nuova attività di vigilante con il costume di Nightwing.

Jason Todd, questo il nome del nuovo personaggio, creato da Gerry Conway e Gene Colan, ricalca nelle origini e nel background, il suo predecessore: figlio di una coppia di circensi, si ritrova solo dopo che i genitori vengono uccisi da Killer Croc,[4] assassino ideato dallo stesso Conway con l'ausilio di Don Newton. A questo punto viene arruolato da Batman come nuovo Robin, ma il loro sodalizio ha non poche difficoltà a fare presa sui lettori. In aiuto al Dinamico Duo viene la saga di Marv Wolfman e George Pérez, Crisi sulle Terre Infinite, che nelle idee dei due autori, avrebbe dovuto dare una nuova origine a tutti i personaggi del multiverso DC.

L'occasione viene colta al balzo. Infatti il già citato Frank Miller aveva stupito il mercato fumettistico con la saga in quattro parti Il ritorno del Cavaliere Oscuro, una sorta di Watchmen personale per Batman. Ambientata nel futuro, dieci anni più tardi il ritiro di Bruce dalla carriera di vigilante, la saga racconta di come il miliardario e play-boy gothamita, il cui passato mascherato è ormai noto a Gordon, in una città sempre più assediata dai criminali e sull'orlo della crisi anche a causa delle voci di un aggravamento della guerra fredda, decida di rimettere il costume e sfidare l'ordine costituito per riportare ordine nella sua città. Nuovamente braccato dalla polizia (Gordon, infatti, va in pensione sostituito da una nuova, giovane commissario, la bionda Ellen Yindel), Batman sfida apertamente il capo dei Mutanti, un gruppo di sbandati che tiene in ostaggio la città, sconfiggendolo non senza aver riportato danni, quindi sfida in un'ultima, drammatica battaglia il suo nemico di sempre, il Joker. Il criminale, però, giunto il momento risolutivo, muore, sottraendo il gusto della vendetta ad un Batman ormai indurito dagli anni e dalla sua stessa lotta. La sfida finale, però, la classica ciliegina sulla torta, sarà la sfida con Superman. L'azzurrone, infatti, è ormai un supereroe governativo che risponde direttamente al presidente Reagan, e viene da questi chiamato proprio per riportare all'ordine Batman. Prima della loro sfida finale, però, Kal deve sventare la minaccia nucleare che proviene dalla Russia, mentre a Gotham gli effetti devastanti della conseguente onda elettromagnetica dovuta all'esplosione (avvenuta ad alta quota in una zona desertica proprio grazie a Superman) generano un caos che Batman e gli ex-Mutanti, ora riuniti sotto la sua salda guida, riescono a tenere sotto controllo.

Nonostante questi contrattempi, i due eroi si sfidano, portando così in superficie non solo una differente visione del mondo in contrasto una con l'altra (e su questo contrasto si baserà spesso un rapporto oscillante tra la sincera amicizia ed il semplice rispetto), ma anche un differente modo di agire di fronte alle crisi che è stato un costante filo rosso della saga. Al centro della città, quindi, Bruce con indosso un'armatura potentissima ed in corpo una sostanza chimica per simulare un infarto, inizia a combattere contro Clark, che viene colpito da una freccia alla kryptonite scagliata da Oliver Queen, appostato lì vicino. Sul finire della battaglia, Alfred morirà nell'esplosione dei sotterranei di Villa Wayne, portando con sé i segreti di Batman, mentre Bruce, in quelle stesse caverne, prepara i suoi giovani seguaci ad essere la speranza per il mondo del futuro.

Dopo una simile avventura ed un Batman praticamente definitivo, pur se fuori continuity, la DC Comics decise di affidare proprio a Miller la storia che avrebbe rinarrato le origini di Batman e del suo mito. Così, tra il febbraio ed il maggio del 1987, sulle pagine di Batman, viene pubblicata, sempre in quattro parti, la saga Batman: Anno uno, scritta da Miller e disegnata da Mazzucchelli. In essa viene narrato il primo anno di attività di un giovane ed inesperto Bruce Wayne, prima nei panni di un veterano del Vietnam(anche se nella storia Bruce Wayne non appare come un veterano del Vietnam,ma semplicemente si cammuffa per poter andare a visitare i quartieri più degradati di Gotham City,e poter così studiare il crimine della città), quindi come Batman. E se le origini del personaggio sono sostanzialmente invariate (Miller aggiungerà semplicemente il titolo del film che, nella tragica notte, i Wayne andarono a vedere: Il segno di Zorro), l'atmosfera generale si fa molto più urbana e violenta, in una città descritta quasi come un girone infernale. Lo stesso Gordon viene ringiovanito rispetto alla versione classica e si trasferisce a Gotham proprio in quel periodo con la famiglia. Qui conosce Harvey Dent e, soprattutto, Sarah Essen, la sua seconda moglie e che lo porterà a separarsi dalla prima nonostante la nascita di un figlio, James jr. Importante, poi, la reintroduzione del concetto, per Batman, di figura leggendaria: la sua esistenza, infatti, sarà da allora in poi provata solo sulla base della parola dei criminali da questo catturati.

Saranno proprio questi nuovi toni oscuri e violenti, comunque, a generare una nuova serie di storie e soprattutto delle nuove origini per Jason Todd, questa volta realizzate da Max Alan Collins, giallista, e da Chris Warner. Il nuovo Jason è, in pratica, un personaggio completamente nuovo: bulletto di strada, orfano di madre e cresciuto con il solo padre (ucciso da Due Facce, in quel periodo suo capo), viene arruolato da Batman subito dopo aver tentato di rubare le ruote alla batmobile.

Dopo Collins si alterneranno, però, vari team creativi, nessuno dei quali riuscirà a dare mordente alle avventure del nuovo Dinamico Duo, almeno fino all'avvento di Jim Starlin come scrittore e Jim Aparo come disegnatore. La svolta si vede, con storie ancora più ambigue e drammatiche, ma ancora non sufficienti per attirare i lettori. La DC Comics allora decide di proporre un nuovo esperimento per rendere partecipi i lettori della fase creativa delle storie, indicendo un sondaggio telefonico che deciderà le sorti di Jason e la conclusione della saga Una morte in famiglia, drammatica indagine realizzata da Starlin ed Aparo sotto l'occhio vigile di Dennis O'Neil, nella quale il secondo Robin va alla ricerca della madre e delle sue origini. La storia si conclude con la morte del giovane Todd per mano del Joker, decisa per poche centinaia di voti, e con l'ennesimo lutto sulle spalle del Cavaliere Oscuro.

Una morte in famiglia, però, è solo uno dei tanti colpi del Joker a Batman: il folle criminale, infatti, aveva anche rapito James Gordon e sparato alla figlia adottiva Barbara, costringendola a smettere con la carriera di Batgirl per restare per sempre su una sedia a rotelle: il tutto narrato in Killing Joke di Alan Moore e Brian Bolland, storia fondamentale anche per le origini e la caratterizzazione del Joker stesso.

Nel frattempo, sulle pagine di Detective Comics, si davano il cambio due tra i più amati team creativi del periodo: Mike W.Barr e Alan Davis, dopo una serie di storie nelle quali avevano rivisitato non solo la mitologia batmaniana, ma anche il rapporto di Bruce Wayne con le sue stesse origini (emblematica, in questo senso, la graphic novel Il cerchio si chiude), venivano sostituiti da Alan Grant, John Wagner e Norm Breyfogle. La loro gestione, violenta ed anche un po' grottesca, ebbe discreti consensi, tanto che Grant ebbe la possibilità di gestire il personaggio su una testata completamente nuova, The Shadow of the Bat.

Dark Mephisto
00sabato 31 gennaio 2009 14:06
Sotto l'impulso di autori come Denny O'Neil (che creò, insieme a Joe Quesada il tormentato personaggio di Azrael, introdotto in un'apposita miniserie, preludio ad una serie personale), Chuck Dixon (responsabile con Graham Nolan della creazione di Bane, la cui importanza tra un po' sarà chiara), Doug Moench e Jim Aparo (gli esecutori finali della prima fase dell'operazione) viene realizzato il più lungo arco narrativo nella storia di Batman: The Knight Saga, nota in Italia come Batman Saga.

Suddivisa in tre fasi, Batman Saga (la risposta batmaniana a La morte di Superman) parte con Knightfall, ovvero con la lotta tra Bane e Batman nel manicomio di Arkham che vede quest'ultimo sconfitto dal primo, aiutato da alcune pompe piene di sostanze stupefacenti, e con la schiena spezzata (emblematica, in tal senso, la copertina di Batman n.497 di Kelley Jones). A questa prima fase ne segue una seconda, Knightquest, che vede la presenza di due archi narrativi paralleli: il primo, La Crociata, vede la battaglia di Jean-Paul Valley, Azrael, indossare i panni di Batman e scivolare sempre più nella follia e nella violenza; il secondo, La Ricerca, vede Bruce ed Alfred andare in giro per il mondo alla ricerca di Jack Drake, padre di Tim, il terzo ed attuale Robin, e della dottoressa Sondra Kinsolving, unica in grado di guarire le ferite di Bruce.

L'ultima fase, Knightsend, vede Bruce tornare, guarito, a Gotham e contattare Lady Shiva, esperta in arti marziali, per migliorare la sua preparazione e poter affrontare Jean-Paul e sconfiggerlo, come effettivamente avviene, riprendendosi il manto di Batman, per poi cederlo, durante la saga Prodigal al pupillo Dick, subito successiva ad Ora Zero, il crossover ideato da Jurgens (l'assassino di Superman) per cercare di mettere a posto agli errori lasciati da Crisis.

L'evento, per un certo periodo, generò alcune instabilità spazio-temporali che consentirono agli autori di giocare con il personaggio, riproponendo, ad esempio, la prima versione di Alfred (un maggiordomo senza baffi e grassoccio) o facendo rivivere a Batman la morte dei genitori. Ora Zero, comunque, non produsse cambiamenti significativi nella continuity di Batman (rimase anche uno degli ultimi acquisti, Harold, un meccanico muto assunto poco prima dell'inizio della Batman Saga) e i vari team creativi rimasero sostanzialmente invariati fin quasi alla fine del secolo.

Tra le novità, oltre al già citato Maschera Nera, anche l'introduzione di Vesper Fairchild, giornalista e fidanzata di Bruce, il cui rapporto sembrava dover durare a lungo, almeno fino a che Gotham non venne investita da un terribile cataclisma.

Fino a quel momento i crossover interni della famiglia furono decisamente pochi e rari (i più importanti dei quali furono Contagio ed Eredità, con l'ennesima minaccia di R'as Al Ghul al mondo: un virus letale in grado, finalmente, di dare compimento ai piani di sterminio dell'arabo immortale) fino a che Gotham non venne colpita da uno dei più rovinosi terremoti della sua storia. Gli autori, che già sapevano che la loro conduzione era prossima alla conclusione, descrissero innanzitutto il catastrofico sisma, quindi i danni provocati e le prime reazioni della popolazione alla catastrofe stessa. Una prima ondata di gothamiti decise di andare via, mentre in mezzo alle macerie le ancora molte persone rimaste cercavano di tenere duro, nonostante un primo tentativo del Ventriloquo di lucrare sulla faccenda.

Si sta, però, preparando il terreno a quello che verrà dopo: infatti a Washington si fa sempre più insistente l'idea di isolare Gotham dal resto della nazione e dichiararla non più terreno degli Stati Uniti d'America! Sarà lo stesso Bruce, insolitamente grintoso, a perorare la causa della sua città, ma la cattiva fama di Gotham ed una serie di giochi politici avversi porteranno il governo USA a dichiarare la città di Batman Terra di Nessuno.

L'idea dietro a Terra di Nessuno è abbastanza semplice, per un intero anno tutte le testate direttamente legate a Batman (Detective Comics, Batman, Legends of the Dark Knight, Shadow of the Bat) presenteranno archi narrativi completi con team creativi che si alterneranno a seconda della storia da raccontare. Questa scelta consentì innanzitutto di realizzare, anche sulle serie regolari, storie in stile Vertigo come già accadeva su Legend, quindi di attirare alcuni degli artisti più interessanti del settore. Sono da segnalare, infatti: la riscoperta di Mike Deodato jr.; la scoperta di due sceneggiatori talentuosi come Greg Rucka e Devin Grayson; la scoperta del talentuoso Damion Scott e del suo degno inchiostratore Sean Parson; l'esordio di Rick Burchett, allievo di Bruce Timm, deus ex-machina con Paul Dini delle serie animate batmaniane. A questi si contano i contributi di Chuck Dixon, unico della vecchia squadra a collaborare al progetto; di Klaus Janson e Bill Sienkiewicz con una storia su Poison Ivy (e che avrebbe avuto un seguito dopo la Terra di Nessuno); la scoperta di Alex Malev, che ha realizzato il primo arco narrativo su testi di Bob Gale.

A livello di personaggi, invece, oltre alla ripresa del vecchio travestimento da veterano del Vietnam, è da segnalare l'importantissima introduzione di Harley Quinn, la fidanzata del Joker che aveva esordito già da alcuni anni (1992) nella serie animata: il tutto ad opera di uno dei suoi padri, Paul Dini, per le matite di Yvel Guichet e le chine di Aaron Sowd in uno speciale apposito con copertina di Alex Ross (autore, anche, della prima copertina in assoluto di tutta la saga). Altrettanto importanti, poi, anche per il ruolo che rivestiranno in futuro, sono l'introduzione di Cassandra e David Cain, figlia e padre, con quest'ultimo che si scopre essere maestro di Bruce durante il suo periodo di addestramento.

La conclusione di Terra di Nessuno è, comunque, amara: nonostante la vittoria con il Congresso e il ritorno dello status quo precedente al sisma per Gotham, che verrà ricostruita grazie alle industrie di Bruce nonostante l'intervento di Luthor, la saga si chiude con un lutto: la morte di Sarah Essen Gordon ad opera, ancora una volta, del Joker.

Comunque le varie serie ritornano al loro corso: Detective Comics presenta Rucka come sceneggiatore e Shawn Martinbrough come disegnatore regolare e, soprattutto, la caratteristica di avere appena due colori, il bianco ed un secondo differente ad ogni saga, per poter dare la sensazione di una serie dai toni adulti; Batman vede finalmente Scott McDaniel disegnare regolarmente Batman (dopo averlo fatto sporadicamente sulle pagine di Nightwing, la serie dedicata alla nuova identità di Dick Grayson), prima su testi di Larry Hama, quindi del talentuoso Ed Brubaker, anch'egli esperto come Rucka nelle atmosfere investigative della serie, nonché responsabile della reintroduzione di Cerino Malone, uno dei travestimenti di Bruce Wayne ideato nel periodo O'Neil-Adams; Legend ritorna a presentare storie complete sul passato del Cavaliere Oscuro; Shadow viene chiusa per fare posto a Gotham Knights, scritta da Devin Grayson per i disegni di Dale Eaglesham, un altro degli artisti introdotti da Terra di Nessuno, e principalmente dedicata agli altri vigilanti di Gotham.

Questi nuovi team creativi, comunque, ben presto propongono prima una sorta di Morte di Batman, evento che si rivelerà quanto mai infondato, quindi, in Officer Down, mandano in pensione Gordon dopo un tentativo di omicidio ai suoi danni. Questa piccola saga, insieme a Joker: L'ultima risata, crossover che ha coinvolto l'intero universo DC, e all'introduzione di Sasha Bordeaux, guardia del corpo di Bruce Wayne fortissimamente voluta da Lucius Fox e che ne scoprirà il segreto, sono il preludio alla ben più lunga, complessa ed affascinante saga successiva, preludio ad un nuovo cambiamento nei team creativi.

Il Tumbler, Batmobile del film Batman BeginsIl nuovo arco narrativo ideato da Rucka e Brubaker parte con la morte di Vesper Fairchild. L'unico indiziato è Bruce Wayne, trovato sul luogo del delitto con la pistola in mano. Il miliardario viene immediatamente arrestato insieme alla sua guardia del corpo, ritenuta sua complice, ma non si riesce ad ottenere nulla da nessuno dei due, entrambi legati a doppio filo dal segreto di Batman e da un amore che nemmeno loro ancora sanno di provare l'uno per l'altra. La saga, divisa in due parti (Assassino e Fuggitivo), si sviluppa successivamente con la fuga di Bruce da Blackgate, il carcere per detenuti normali costruito sull'omonima isola al largo della baia di Gotham, e quindi, inizialmente, con il suo desiderio di non indagare sulla morte di Vesper, pensando che ora potrà, finalmente, dedicarsi esclusivamente a Batman. Solo dopo alcuni mesi Bruce comprenderà l'importanza della sua esistenza come Bruce, e deciderà, così, di scagionare sé stesso e Sasha: scoprirà non solo il coinvolgimento di Luthor nella faccenda, ma soprattutto di David Cain, ideatore del complesso piano solo per poter vedere se il suo pupillo Bruce era all'altezza di allevare la figlia Cassandra, nel frattempo diventata la nuova Batgirl proprio durante Terra di Nessuno. La saga si concluderà con il tentativo, fallito, di Deadshot di uccidere Cain per evitare che coinvolga Luthor nel complotto.

L'ultimo, per ora, capitolo degno di nota è l'introduzione di un nuovo nemico in una saga che ne porta il nome: Hush. Scritta da Jeph Loeb e disegnata da Jim Lee, è l'ennesimo complotto ai danni del Cavaliere Oscuro e dietro il quale si nasconde uno storico nemico di Batman, l'Enigmista. La saga diventa, comunque, per Loeb un'ottima occasione per rivisitare l'intera vita di Batman, riproponendo personaggi troppo poco utilizzati nel periodo immediatamente precedente, come la dottoressa Thompkins, o rinverdendo la vecchia passione tra Bruce e Selina, alias Catwoman.

A questa fa seguito Broken City, saga in sei parti dai toni hard boiled ideata dal team regolare di 100 Bullets, una delle serie Vertigo di maggior successo: Brian Azzarello, impegnato anche con Superman e sempre insieme a Lee in Per il domani, ed Eduardo Risso.

Infine non si dimentichi Giochi di guerra (War Games), crossover d'azione con una guerra criminale in atto a Gotham in corso di pubblicazione e al quale collaborerà in un paio di numeri anche l'italiano Giuseppe Camuncoli.

Lo scrittore Grant Morrison prende in mano le redini del personaggio dal 2006, iniziando una complessa e articolata storia ancora in via di sviluppo, che porterà Batman verso un cambiamento importante in concomitanza con l'evento Crisi Finale. Dopo aver scoperto di avere un figlio, Damian, dalla relazione avuta con la figlia di Ra's Al Gul, Batman si trova a dover fare i conti con il Joker che sta uccidendo tutti i suoi vecchi alleati, tramite Harley Quinn, dal manicomio di Arkham, dove è rinchiuso da quando un poliziotto vestito da Batman gli ha sparato in faccia. Batman si trova a fronteggiare anche un secondo Batman, un mostro bestiale che terrorizza le prostitute; durante il primo scontro Bruce Wayne esce sconfitto e ferito, e solo in seguito riesce a risolvere la questione. Un terzo Batman figlio di Satana viene affrontato e ucciso diversi anni dopo dal figlio Damian, che ha preso il posto del padre come uomo pipistrello, in un flash forward presentato nel numero 666 della serie americana. In seguito Batman viene attirato in un'isola dal miliardario John Mayhew, per la riunione del "Club degli Eroi", gruppo che il miliardario aveva finanziato anni prima, composto da diversi vigilanti di varie nazioni, che si rivelerà essere una trappola ordita dallo stesso Mayhew.

Questa saga vede Batman affrontare un'associazione criminale nota come Black Gloves. Catturato, il dottor Simon Hurt, usando abilità psicologiche e psichiatriche, lo fa impazzire e lo manda ad affrontare Joker nel manicomio di Arkham. Sconfitto, viene seppellito vivo dal Black Gloves, ma riesce a fuggire grazie a Robin e Nightwing. Quindi, combatte la sua ultima battaglia con il dottor Hurt, finché l'elicottero sul quale combattono non precipita, uccidendoli.
Dark Mephisto
00sabato 31 gennaio 2009 14:06
sia ringraziata wikipedia
vagaBIONDO reloaded
00venerdì 27 febbraio 2009 23:30
sarà anche amatoriale ma è fighissimo
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