TINTIN, L'ETERNO CIUFFO RIBELLE FESTEGGIA 60 ANNI

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pendergast
00lunedì 25 settembre 2006 13:24



BRUXELLES - Guarda chi si rivede: ciuffo ribelle e occhi perennemente sgranati, il 'vecchio' Tintin torna a salutare tutti, almeno per un giorno, dopo essere sparito un anno prima del muro di Berlino. Martedì Tintin avrebbe 60 anni, un compleanno che si fa coincidere con quello delle edizioni del Lombard, che ne pubblicarono le gesta. In realtà, i 'tintinologi', riuniti in un sito internet ufficiale e in una miriade di associazioni non solo in Belgio, inorridiscono se si attribuisce al loro mito l'età della pensione.
Secondo loro l'ha ben superata, visto che i 16-17 anni che il protagonista delle loro avventure preferite ha denunciato durante tutta la sua esistenza ne hanno fatto datare la nascita al 10 gennaio 1929. Isole deserte, fondali dell'oceano, lo spazio fra le stelle: non c'era luogo dell'immaginazione che fosse precluso al ragazzo che ha fatto sognare le generazioni del dopoguerra. Tintin di nome o di cognome? Nessuno dei due e molto di più, giurano i suoi fan, Tintin è "un universo, un mito, una saga". Tutto cominciò il 26 settembre 1946, con il primo numero del 'Journal de Tintin', che fin quando non è sparito dalle librerie ha portato fedelmente la dicitura: 'per i giovani da 7 a 77 anni'.
L'immaginario eterno ragazzino fu il frutto dell'incontro fra Hergé, il suo autore e padre che morì nel 1983 anticipando di cinque anni la fine della sua creatura, e di Raymond Leblanc, fondatore dell'editrice del Lombard. In un' epoca in cui non c'era nemmeno uno spot per il lancio pubblicitario di un'iniziativa, il primo numero del Diario di Tintin, 60.000 esemplari, andò a ruba in tre giorni. Il successo senza precedenti attirò i grandi del fumetto di allora, da Edgar P. Jacobs (quello di Blake e Mortimer), a Cuvelier, fino all'italiano Dino Attanasio. Nei decenni che seguirono, Tintin ebbe l'onore di matite come quelle di Uderzo e Goscinny, Graton e Hugo Pratt. Il successo arrise a Tintin fino a tutta la fine degli anni Settanta, poi l'inesorabile declino, la morte di Hergé e la sospensione delle pubblicazioni nel 1988. A 60 anni da quella prima storica apparizione, è tempo di omaggi, con riedizioni di album considerati mitici dai seguaci di Tintin fino all'emissione di una serie di francobolli della Posta Belga, nuove serie di cartoni animati ispirati al personaggio, libri celebrativi e, naturalmente, una grande festa la sera di martedì. L'appuntamento, per tutti, è al 2/o piano del 'Building Tintin', dove viene inaugurata e aperta al pubblico la Fondazione Raymond Leblanc.
Per l'occasione, taglio del nastro di una mostra dedicata a rarità delle edizioni Lombard e di Tintin. Mentre il governo belga ha dichiarato monumento nazionale l'insegna 'Tintin e Milou' che ancora campeggia sulla vecchia sede delle edizioni del Lombard, c'é grande attesa dei tintinofili per un evento più unico che raro atteso per il 30 settembre: un esemplare di 'Volo 714 per Sydney', album creato nel 1968, firmato e dedicato da Hergé per l'allora re del Belgio Leopoldo III, sarà messo in vendita dalla Galleria d'arte Moderna di Bruxelles. Dovrà invece pazientare più di due anni chi sogna di aggirarsi in un museo dedicato a Tintin: la vedova di Hergé, Fanny Rodwell, ha scoperto infatti soltanto la settimana scorsa il modello in miniatura di quello che sarà il tempio dei seguaci dell'indimenticato ragazzino dal ciuffo biondo. Sorgerà nel campus dell'Università cattolica di Lovanio, sarà inaugurato nel 2009 e firmato dall'architetto francese Christian de Portzamparc.
kendy@
00lunedì 25 settembre 2006 21:43
[SM=x53124]

non me lo ricordavo piu'...Auguri [SM=x53124]
Wampa
00venerdì 29 settembre 2006 17:51
Era molto entusiasmante
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