L'ho visto.
Carino e abbastanza simpatico. Molto più incentrato sulle vicende interpersonali invece che i combattimenti. Mi ha stupito più che altro il fatto che il Gundam si vede in azione solo verso gli ultimi episodi.
Comunque in sostanza questa miniserie non è che mi abbia particolarmente toccato, a parte il finale che un pochino fa riflettere, ma soprattutto perchè la serie vorrebbe avere per forza una morale e questo gia lo si capisce dall'inizio: il protagonista bambino con il suo carattere da bambino, fa capire subito che questa serie in qualche modo vuole "intenerire" lo spettatore.
Quindi sapevo gia che mi sarei guardato una miniserie con poco pathos
gundamiano (gia Gundam ZZ ne possiede molto di più, giusto per confrontarlo con un altro Gundam con protagonisti molto giovani).
I disegni sono abbastanza validi, così come le animazioni dei pochi combattimenti che si vedono. Ma niente di eccezionale, poteva essere realizzato tutto anche un pochino meglio, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di un OAV del 1989. I disegni di Haruhiko Mikimoto sono carini, ma preferisco quelli di Yas o di Kitazume.
La colonna sonora, opening e ending a parte che sono nella media, è del tutto anonima!
In sostanza un prodotto senza troppa infamia e senza troppa lode. Carino da vedere ma non indispensabile per la cultura Gundamiana, e che non lascia un qualche segno ben definito sia nello spettatore che nella timeline UC.
La cosa che stona di più secondo me è
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l'infatuazione tra Chris e Bernie, abbastanza inverosimile, soprattutto perchè hanno passato troppo poco tempo insieme e scambiato pochissime parole. Trovo poco verosimile che alla fine della serie sia l'uno che l'altra "si mancheranno"...
Ecco, forse il difetto principale di questa serie OAV è che i profili psicologici dei vari personaggi potevano essere approfonditi meglio.
Alfred scompare da casa per ore, anche di notte, senza che la madre si incazzi mai con lui!
Chris non si capisce che tipa sia, che personalità abbia, si sa solo che è una della federazione che si occupa soprattutto di beta test.
Bernie si capisce solo che vive con sofferenza la sua incapacità di pilota, per motivi poi del tutto funzionali alla trama. E non viene dato altro spessore al personaggio. Per non parlare poi del fatto che Alfred davanti ai suoi amici e conoscenti spaccia Bernie come se fosse suo fratello che da anni viveva lontano da casa. Una trovata poco credibile.
Mi rendo conto che il tutto si può interpretare come "la guerra vista dagli occhi di un bambino", ma questa da parte degli ideatori non deve rivelarsi poi una giustificazione per non approfondire sufficientemente le personalità dei protagonisti. E la psicologia dei personaggi è invece un dettaglio che da una serie di Gundam del 1989 ti aspetti.
Probabilmente 6 episodi da 25 minuti ciascuno sono troppo pochi per raccontare una vicenda che andava approfondita meglio.
Ma forse lo scopo di questa serie OAV è appunto solo quello di intenerire lo spettatore per mezzo di una side story di Gundam.
Voto finale:
6,5