La Pimpa

Storia della più tenera eroina dei cartoni. Disegnata dal più cattivo dei vignettisti: Francesco Tullio Altan

Nel lontano 1975, la figlia di Altan, il famoso vignettista, espresse il desiderio di avere un cagnolino. Senza pensarci troppo, il papa’ fece la cosa più immediata che potesse fare ’disegnarglielo’. Subito dopo pensò al buffo soprannome della moglie di un suo amico e disse: ”Pimpa”. Fu proprio così che nacque il buffo cane a pois rossi e bianchi che, ancora oggi, è amato dai più piccoli e ricordato con affetto da coloro che ormai sono cresciuti. Da allora le avventure a fumetti della Pimpa sono state tradotte in 7 lingue, pubblicate in 23 paesi e hanno ispirato due serie a cartoni animati prodotte dalla Rai e dirette da due maestri del settore: Osvaldo Cavandoli (l’uomo della linea) ed Enzo D’Alò, regista del lungometraggio ’La gabbianella e il gatto’. Nel frattempo, Chicca (la figlia) è diventata grande e ha smesso di giocare con la Pimpa, come quei lettori che scrivono a suo padre per scusarsi quando cessano di comprare il mensile a fumetti, da 11 anni in edicola: ”Sono cresciuto, sa, non posso più...”, ma nuove schiere di adepti si fanno avanti.
”I libri di Pimpa?”, secondo gli operatori della biblioteca De Amicis di Genova, invasa ogni giorno da centinaia di ragazzini, andrebbero sostituiti. Con nuovi libri di Pimpa: ”E’ che a furia di essere letti stanno andando letteralmente a brandelli”. Rimane da stabilire come il più caustico degli umoristi sia stato in grado di dare vita ad un personaggio amabile come la Pimpa. Ci sono due spiegazioni. La prima, fornita dallo stesso Altan, è che la Pimpa e Cipputi, il metalmeccanico in tuta blu protagonista delle vignette, sono due facce della stessa medaglia (se Cipputi, in qualità di qualificato rappresentante della classe operaia, presenzia i cento anni della Fiat sfilando sotto i portici di Via Roma, Pimpa sponsorizza la campagna di educazione ai consumi promossa nelle scuole dalla Coop). La seconda, è che uno che disegna una vignetta dove lui dice a lei ”Ti amo”, lei risponde ”Anche io” e quello aggiunge ”Mezzo gaudio” è in grado di scrivere e disegnare qualunque altra cosa. Dalle illustrazioni per Playmen – lo faceva negli anni ’60, trovando la faccenda più interessante degli studi di Architettura che aveva appena lasciato – alle avventure di kamillo kromo, unico camaleonte che non riesce a cambiare colore ma si accorge di poter cambiare, in meglio, il mondo che lo circonda. Quanto alla Pimpa, che una squadra di esperti del computer sta trasformando in un personaggio in 3d, non si monta la testa. Continua a giocare con il baffuto Armando, a tirare pallonate all’orologio a pendolo facendo cadere i numeri e rimettendoli a posto, a perdersi le macchie rosse dal manto bianco quando corre troppo veloce, a bere nutrienti bicchieroni di latte e a ricevere lettere di complimenti dai suoi giovani lettori. Se Altan ne va orgoglioso? Ma no, lui che c’entra: ”Non sono bravo io che la penso in un certo modo, è brava la Pimpa”.

Ti dirò l'ho scoperto a scuola (?) era in uno di quei capitoli sui mezzi di comunicazione "alternativi" tra cui anche il fumetto..(ovviamente il manga manco sapevano cos'era) e c'era sto cagnolino ma al tredicenne d'allora che ero io non ha fatto nessun effetto...sorry

[Modificato da nexstar 07/06/2005 9.25]

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Scritto da: nexstar 07/06/2005 9.23
Ti dirò lo scoperto a scuola (?) era in uno di quei capitoli sui mezzi di comunicazione "alternativi"tra cui anche il fumetto..(ovviamente ill manga manco sapevano cos'era) e c'era sto cagnolino ma a tredicene d'allora che ero io non m'ha fatto nessun effetto...sorry

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peccato tu l'abbia scoperta tardi..se mi capita l'occasione
io la guardo ancora adesso..

auhuhauhah Pender non m'hai dato tempo di "tradurre" in italiano quello che ho scritto...mo si vede la versione non editata nel tuo quote...
(Niente di grave....mi sono appena alzato qualcuno sarà clemente con un reduce del turno di notte ...si???)

Però si capiva lo stesso...

Io da piccolo lo leggevo sempre sul Corriere dei Piccoli (o sul Giornalino?) e mi piaceva molto. Il cartone invece non l' ho mai seguito molto, anche se ancora oggi mi capita di vederlo sul satellite.

il mio cane è identico a Pimpa.

da piccolo lo leggevo anche io ...
i cartoni invece li ho visti solo di sfuggita, qualche episodio ogni tanto ... :sigh

Il Corriere dei Piccoli, il Giornalino...

Io ho conosciuto una ragazza giapponese su ICQ che aveva come nickname proprio Pimpa.

Mi ha detto che l'ha scelto perché lei stava studiando un po' di italiano proprio sugli albi della Pimpa, che, evidentemente, sono pubblicati fino in giappone (non so se studiasse da autodidatta o se facessero parte di una collana per lo studio dell'italiano, un po' come da noi era stato fatto tempo fa con asterix).

Grande Pimpa

tra l'altro avete mai visitato il CARINISSIMO sito web della Pimpa?

mah ...io passo....nel senso che faccio volentieri a meno

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Scritto da: Tarrasque73 07/06/2005 14.22

tra l'altro avete mai visitato il CARINISSIMO sito web della Pimpa?

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Passa passa!

carinissima Pimpa
lo leggevo ogni tanto!

ANSA FIRENZE - La Pimpa e' il mondo come dovrebbe essere, la favola dell'utopia che si scontra con la realta' del mondo dell'operaio veterocomunista Cipputi. Ma se Cipputi non e' lo stesso di un tempo perche' ''sono cambiati i protagonisti'', la Pimpa continua a piacere ai bambini perche' ''lo spirito dell'infanzia e la sua aria sono gli stessi di allora''.

Cosi' Francesco Altan spiega il successo sempreverde della sua cagnolina a pois, fumetto amato dai piccolissimi che quest'anno compie trent'anni e viene festeggiato con ''Il circo di Pimpa'', uno spettacolo teatrale che andra' in scena, in anteprima, a Firenze il prossimo 15 giugno, e poi in autunno a Roma, Bologna e Genova.

Il mondo della Pimpa - dice Altan - e' lo stesso del 1975, i bambini che leggono le sue avventure sono gli stessi, e alla loro eta' non sono ancora influenzabili dal mondo esterno.

Pimpa - continua Altan - e' nata per mia figlia Chicca, osservando che lei, come tutti i bambini, trattava le cose come esseri animati. Cosi' il mondo della Pimpa ha tutte le cose animate e gli oggetti parlano.

Lo spettacolo, presentato oggi nella sede della Provincia di Firenze che e' tra i promotori, e' realizzato dal teatro dell'Archivolto di Genova e affronta il mondo di Pimpa come una grande festa di compleanno. ''La storia - sottolinea il regista Giorgio Gallione - non ha una struttura narrativa lineare, ma funziona come un gioco di scatole cinesi. Sotto il tendone di un circo, Armando, il padrone umano di Pimpa interpretato da Giorgio Scaramuzzino, organizza il compleanno dell'animale con tutti i suoi amici, dalla gatta Rosita a Coniglietto, da Colombino a Tito. Pimpa, l'attrice Gabriella Picciau, si trovera' sommersa da pacchi dono, dai quali usciranno storie, favole, musica e regali''.

Il debutto e' previsto a Villa Demidoff, nel parco mediceo di Pratolino, a una quindicina di chilometri da Firenze. Il biglietto costa due euro e il ricavato sara' donato alla Fondazione dell'ospedale pediatrico Meyer del capoluogo toscano.

Dopo le repliche fiorentine, fino al 19 giugno, Pimpa riposera' per tutta l'estate ma ad autunno tornera' al circo prima a Roma il 17 settembre, poi a Bologna, dal 21 al 25 settembre, e infine a Genova, dal 21 al 28 ottobre.