Re:
Oxido, 04/07/2008 1.49:
Più che il film, che resta comunque un'interpretazione, sarebbero da leggere gli estratti del suo processo e la sentenza che lo dichiara mafioso per certo fino al 1980... mi fa vomitare il fatto che individui come lui (ma non solo lui, anzi) smentiscano la realtà dei fatti documentata con la connivenza dei media, e c'è perfino gente, la maggior parte, che ci crede!!!
Penso di essere uno dei pochi che si è letto non la sentenza, ma la memoria (nel procedimento penale n. 3538/94 per il reato di cui all'art 416 C.P. e 416 bis C.P.) della Procura di Palermo sul processo Andreotti portata avanti da Giancarlo Caselli, pubblicata dalla Tulio Pironti Editore nel 1995.
965 pagine di intercettazioni, testimonianze (perchè esitono anche testimoni in carne ed ossa, come i carabinieri), riscontri politici, rapporti con magistrati iper garantisti (vedi Corrado Carnevale, il principe del cavillo scarcera-mafiosi).
Pensare che viene ancora scelto come testimonial pubblicitario, il che dice tutto di quanto il cittadino/consumatore italiano conosca il politico Andreotti.
Tutti ci lamentiamo delle tante tasse che paghiamo ora, ma provengono tutte dagli sperperi iniziati nei primi anni 80 da lui, Craxi e il resto del Pentapartito di allora.
Il film mi incuriosisce molto, ma detestando io così tanto Andreotti temo che mi deluderà di certo. Non potrà mai esser così negativo come merita.