I manga:sono io che noto il mortorio editoriale o fa proprio cagare?

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mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 01:56
pensieri seriodeliranti post vendita di molte serie..
Oggi ho rivenduto parecchia roba che tenevo negli scatoloni,piccole serie da 4 o 5 numeri di molti anni fa per lo più,ma anche mpd psycho(che è diventato inutilmente incasinato) e le origini del mito di ken..il tutto è stato convertito in soldi e fumetti americani(nella fattispecie l'ultimo numero della spada selvaggia di conan e lo swamp thing di millar per i curiosi)e la cosa mi ha fatto un effetto strano:

1 - Momento di violenza sulla quantità di merdate che leggevo e tenevo negli scatoloni a occuparmi posto e decisione di vendita
2 - momenti di scazzo nel vendere uno scatolone pieno di manga
3 - soddisfazione ma anche un pò di tristezza per il fatto compiuto.

Ora io penso di essere arrivato a uno stadio di lettura fumettistica abbastanza elaborato,dove le cose troppo semplicistiche o di richiamo semplice non mi attraggano più come una volta,ma è solo questo?Altri esempi.

Tempo fa ho venduto evangelion,va beh è una merda per me quindi tutto ok,poi ho venduto death note,perchè il finale mi ha talmente fatto cadere le palle che non lo voluto piu tenere tra i miei archivi..serie di richiamo che inevitabilmente mi spaccano il cazzo.

Ora tralasciando il fatto che a mio parere il parco americano sia notevolmente migliore da tutti i punti di vista rispetto a quello giapponese degli ultimi 3 anni(e non intendo la super eroistica in generale,ma altre cose ben diverse)è possibile che la mia voglia di riciclare cose per cui non trovo piu interesse sia dettata anche dalla pessima offerta cartacea dei nostri editori?

Panini:fiera delle ristampe riciclo e di shonen poco ispirati,inferno di shojo e pessimo servizio di ristampa esauriti americani,anche se ogni tanto capiscono che hanno i diritti di vere figate e le ristampano,tipo il materiale di urasawa che prima o poi prenderò..forse.

Star comics: un cimitero di noia mortale senza vere idee,anni fa compravo da loro almeno 10 testate,ora prendo one piece fairy tails e la ristampa di jojo..e non capisco perchè non ristampino roba richiestissima tipo ushio e tora.

D/visual: va beh,non mi esprimo,spero solo che prima del collasso finiscano slam dunk,mi sono rivenduto anche il cofanetto di mazinkaiser per l'incazzatura del loro settore video,una merda.

gp publishing/ronin/magicpress/playpress/e altre minori:non so se è l'inesperienza o la mancanza di soldi ma cagano fuori solo roba al limite del riciclo di titoli maggiori,o cose che solo un pubblico di nicchia totale comprerebbe..anche se gp con la stampa di sailor moon credo abbia fatto cappotto.

jpop:partita benissimo proponendo manga adulti di forte impatto e spessore(hellsing,priest,akumetsu) ultimamente ha rallentato anche lei non poco,anche se merita il plauso per i cyborg

altre? bho se non le ricordo significa che non sono rilevanti..


Cè un ristagnare talmente elevato nelle offerte giapponesi e nello scartare titoli importanti mai pubblicati o ristampe interessanti che forse tutto questo ha portato a una specie di "nausea pro manga"? a voi capita o è mai capitato?

Oppure sono io che sto cambiando? o tutte e due? parliamone o mandiamoci a cagare dai.
Bud-
00mercoledì 13 aprile 2011 02:13
Si, mi e' capitato...qualche anno fa, quando sono passato da un bel po' di pubblicazioni a quasi zero in pochissimo tempo, salvando solo alcuni titoli molto particolari tipo l'ospite indesiderato o red.

Ho sempre pensato che il problema fosse degli editori italiani, che ci propinassero per la maggior parte robaccia, titoli scelti perche' reputati "sicuri", non credo che in giappone non sappiano piu' cosa inventarsi, almeno a giudicare da quelle due serie di cui seguo le scanlation e che in italia guarda caso non sono pubblicate.

ah per la cronaca, ero tra gli infelici possessori di cyber blue [SM=x53082]
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 02:14
cristus,comprato e rivenduto eoni fa,che manga di merda!
Bud-
00mercoledì 13 aprile 2011 02:16
gia'...ma "c'aveva la faccia di ken"...
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 02:22
non posso che quotare tutto. ma sono anni che dico che ormai non c'è più un cazzo, e che l'ambiente è in totale ripiegamento su se stesso. Certo, le produzioni di qualità probabilmente rendono meno,m anche se alla lunga creano utenza... ma figuriamoci se solo si osa fare questo ragionamento (e dire che c'è chi pigliava per il culo la hazard)
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 02:52
esprimo un altro concetto va,secondo voi come mai nonostante questo paludame di roba tremenda,quando cerchi di far leggere qualcosa di diverso da un manga gli appassionati non vogliono sentire ragioni?
Bud-
00mercoledì 13 aprile 2011 02:59
mm interessante. Credo per preconcetto verso il fumetto americano (o italiano), che a molti fa venire in mente i supereroi e punto.
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 03:06
già lo credo anche io,e pensare che il 90% della roba che leggo è usa ma non è super eroistica x)

Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 03:10
idem
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 03:25
siamo 3 stronzi,sapevatelo.
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 03:39
Re:
mazinrage, 13/04/2011 02.52:

esprimo un altro concetto va,secondo voi come mai nonostante questo paludame di roba tremenda,quando cerchi di far leggere qualcosa di diverso da un manga gli appassionati non vogliono sentire ragioni?



stereotipi mentali. difficile che uno che li legge da decenni possa aprirsi a nuove esperienze, a meno che non sia già di mente aperta, nel qual caso già legge anche altra roba.
comunque se ti può consolare sto facendo raccolta di profili fb in cui orgogliosi 30-40enni e bimbiminkia del cazzo si vantano di non leggere niente. quindi già una mania per il manga (anche di merda) può essere vista in positivo.


mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 04:26
apperò! per me il non leggere un cazzo(libri,fumetti o altro) non è concepibile,è veramente una cosa fuori da ogni logica [SM=g1890989]
redraven
00mercoledì 13 aprile 2011 07:39
purtroppo ora come ora nn c'è "motivazione" per fare roba di spessore o roba che esca un pò dai canoni in quanto il settore è invaso dai "bimbiminkia" ed è diventato "di moda" leggere i manga. questi due fattori hanno decretato un pubblico di acquirenti che nn va piu a cercare una storia elaborata o altro ma gli interessa solo comprare il manga, e quindi le case editrici tendono sempre a prendere storie molto semplicistiche e con una numerazione alta in modo da fideilizzarsi il cliente.

tra l'altro questa situazione sta destabilizzando tutto il settore dell'editoria in quanto la pan sta facendo la furba, infatti pan è il maggiore distributore di fumetti però appartiene a panini comics. questo ha portato alla conseguenza che pan sta privilegiando nella distribuzione la sua roba con il ragionamento "se vogliono comprare un fumetto che comprino roba panini". e ora ha in ballo un sacco di magagne legali con j-pop/gp publishing/flashbook e anche la ronin mi pare. e quindi nelle fumetterie si ha un rallentamento di queste case editrici

j-pop sta facendo il "colpo" con i manga sui videogiochi e sembra che per ora sia contenta così, anche se nel frattempo fa roba cmq interessante tipo shin angyo moshi (o come si scriva)

d/visual sembra che sia fallita, o cmq per ora nn fa uscire nulla

ronin fa la roba per le bimbeminkia (si veda i vari manga porno-omosessuali) e roba retro

la cosa che ho notato ultimamente è che escono un sacco di nuove serie, tra tutti usciranno ogni 2 o 3 mesi almeno 10 nuove testate, molte delle quali senza senso (però tutto si lega al ragionamento di inizio)
nexstar
00mercoledì 13 aprile 2011 10:24
maz i stronzi sono 4
ce so' pure io

Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 11:36
Re:
redraven, 13/04/2011 07.39:

purtroppo ora come ora nn c'è "motivazione" per fare roba di spessore o roba che esca un pò dai canoni in quanto il settore è invaso dai "bimbiminkia" ed è diventato "di moda" leggere i manga. questi due fattori hanno decretato un pubblico di acquirenti che nn va piu a cercare una storia elaborata o altro ma gli interessa solo comprare il manga, e quindi le case editrici tendono sempre a prendere storie molto semplicistiche e con una numerazione alta in modo da fideilizzarsi il cliente.



vero, ma la questione "moda" è un po' diversa credo. Diciamo che se veramente ci fosse ancora la moda, ci sarebbe un'offerta più differenziata. Adesso più che moda (che a tutti gli effetti c'era 5-6 anni fa) si parla di consumo di massa anche se non a livelli abnormi, è un consumo di appartenenza di gruppo e di traino mediatico, e dato il presupposto anche la storia deve adeguarsi alla massa e al traino, indi per cui si pubblica roba di bassa qualità e facile diffusione. Tiro di nuovo in ballo la hazard perchè ha osato differenziarsi dal consumo di massa, offrendo una scelta di opere valide e non settoriali (leggi: non solo roba giapponese per bimbiminkia e pulzelle in cerca di fotoromanzi più moderni), e i risultati non le stanno dando torto.
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 12:38
la hazard si è differenziata,anche se forse anche per lei è ora di stampare qualcosa di diverso da tezuka,che cmq merita molto.

D/visual è viva e vegeta,ma avendo lo studio in giappone per motivi tsunamici è in ritardo mortale,pare che però entro la fine del mese o a maggio riprenderà e finirà le sue serie interrotte a botte di 5 volumi a uscita..voci di corridoio dicono che la gp potrebbe rilevarla e tenerla come costola editoriale.
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 12:47
ma la hazard mica pubblica solo tezuka, la differenziazione è per tipologia e nazionalità, col punto fermo che siano opere degne e meritorie, non mercificabili scendendo a compromessi con la mole di vendita.
Solo fra i giappi ha pubblicato matsumoto, tanto per dire, o quell'altro coso lì, quello delle rivolte contadine (mi son scordato il titolo T_T), e anche Soul of violence mi dicono non sia male. Questo solo per i giapponesi, poi fra francesi, italiani, sudamericani e roba varia si può dire che esplorino parecchi settori di nicchia, ma sempre di qualità
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 13:10
da questo punto di vista ti cito tale nuova casa editoriale bao,piccola casa italiana che sta collaborando anche con planeta deagostini per le traduzioni(finalmente)
"Lilyth"
00mercoledì 13 aprile 2011 14:14
Re:
Oxido, 13/04/2011 12.47:

... o quell'altro coso lì, quello delle rivolte contadine (mi son scordato il titolo T_T), ...



Akame The red eyes?


Io leggo shojo e anche in questo caso l'offerta è piuttosto desolante, di serie abbastanza recenti ne sto seguendo solo una e poi ogni tanto qualcuno pubblica "shojo classici" che tanto classici non sono, sarebbero ben altre le autrici o i titoli da pubblicare, ma in mancanza di meglio a volte ci si accontenta.
Comunque è da parecchi anni che la quantità di volumi acquistati è drasticamente calata.
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 14:20
Re: Re:
"Lilyth", 13/04/2011 14.14:



Akame The red eyes?




proprio lui [SM=x53123]


mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 14:21
ce lo anche io per altro x)
Rukkio de Ruchis
00mercoledì 13 aprile 2011 18:56
Gran bell'argomento. Che almeno risolleva un pò questa sezione cagata da quattro gatti.

Sposo in pieno il post di apertura di Maz: anche io negli ultimi tempi mi sono trovato più e volte a chiedermi se vendere o meno alcune serie che possiedo. La verità è che quelle che vorrei vendere non se le incula nessuno, e non hanno mercato; pensare di vendere quelle più importante ed appetibili, mi fa piangere il cuore.

Detto questo il mio modo di leggere si è pian piano spostato e poi consolidato verso serie più adulte o comunque non tipicamente "botte e colpi segreti", anche se fanno eccezione un paio di shonen.
Però penso anche che molte di queste stanno per terminare (Shigurui, Sidooh, Homunculus, Steel Ball Run e altre) e al momento non ho intenzioni di rimpiazzarle con altri titoli.
Ed allora mi sono chiesto: perchè non ne sento la necessità?

La ragione principale, come detto, è dovuta ad un cambio di gusti personali; con l'età si tende a maturare, ad essere attratto da tematiche particolari. Poi c'è il discorso relativo all'assenza di una vera e propria scelta nel mercato nazionale.
Avete praticamente già detto tutto voi sulle case editrici, e sottolineo che l'esempio più emblematico è dato sicuramente dalla Star Comics che, almeno per me, ha un catalogo veramente deludente.
Quindi il problema è ciò che le maggiori case editrici ci vogliono propinare, quello su cui puntano.
La sensazione è che un autore jappo (tranne rarissime eccezioni) difficilmente nel nostro paese verrà mai considerato allo stesso modo di un Will Eisner, di un Frank Miller o di uno Hugo Pratt, giusto per citarne alcuni.
Questo a mio avviso perchè la distribuzione di manga ha talmente preso piede tra i giovanissimi, ha talmente importato particolari standard, che nella maggior parte dei casi vengono identificati "per bambini". Poi è chiaro che questo problema affonda le sue radici anche nell'invasione anime dei decenni precedenti, con discussioni annesse.

Sicuramente difficilmente tornerò a leggere 15 testate mensili come una volta, ma seppur con un pò di tristezza va bene così.
Spero di potermi avvicinare ad autori particolari, siano essi jappi o di altre nazionalità, l'importante è che mi trasmettano qualcosa e che raccontino qualcosa di interessante.
E' anche vero che devo imparare a farmi una cultura diversa, perchè dopo alcuni anni di comics superheroes, mi sono buttato sui manga e solo saltuariamente ho potuto apprezzare letture di altre nazionalità.

Quindi mi vado a spulciare la sezione Fumetti! [SM=x53150]
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 19:08
dovresti allora provare alcune storie di taniguchi
Rukkio de Ruchis
00mercoledì 13 aprile 2011 19:12
Re:
Oxido, 13/04/2011 19.08:

dovresti allora provare alcune storie di taniguchi




Eh, Taniguchi è una autore che conosco solo marginalmente per via di sporadiche letture.
E poi ho letto un gran bene di Inio Asano, di cui però non ho letto assolutamente niente.
redraven
00mercoledì 13 aprile 2011 20:06
minchia ma la d/visual ha lo studio in giappone e le fabbriche in cina? cristo ma che giro fanno per pubblicare un fumetto
Oxido
00mercoledì 13 aprile 2011 20:11
in realtà l'altissimo costo dei fumetti dv è tutto riutilizzato per pagare l'affitto della casa di colpi a tokyo e la sua scorta antiaggressioni, e pare anche che non basti
mazinrage
00mercoledì 13 aprile 2011 20:44
tutti i soldi finiscono nei polpi di ulderico,sia mai che con questa discussione mi metta a scrivere qualche cosa sui comics? mah.
simopaini
00giovedì 14 aprile 2011 23:47
esordisco dicendo che non sono una gran lettrice di Manga... ho passato il mio periodo... ho diminuito drasticamente il mio budget ... mi hanno tolto la casella in fumetteria [SM=x53153] perchè passavo due volte all'anno..sob... e di conseguenza...pigrizia + poco budget + senza casella perche qualcuno raccolga per me... ho sospeso anche le serie che stavo continuando a prendere.

vi confesso che preferisco un libro a diversi racconti manga.
Ok Guido, lo leggerò Tezuka... ma profondamente non amo come disegna gli uomini...

perchè non americani o italiani...

americani ed italiani sono arrivati prima dei manga per me...
la bonelli ed alcune testate dell'universo marvel. mi piacevano entrambi parecchio... poi Bonelli ha iniziato a tirare troppo per le lunghe i personaggi e le storie diventavano acquose, nebbiose poco incisive o completamente assurde... ma di quell'assurdo che ti pare di aver inziato il fumetto, e da metà in poi, essere passato al finale di un altro fumetto...

universo Marvel...adorato per il vasto panorama di eroine donne caratterizzate molto bene a mio avviso.../parlo del periodo delle guerre segrete/ ... sono risultata esasperata dopo 6 mesi di continui cross over, universi paralleli, stravolgimenti di storie, morti e nuovi inizi ...nonchè il continuo correre dei collegamenti che ti comportavano ...allora ero studentessa e con poche disponibilità ... un ingente spesa per seguire almeno uno dei tanti fili di ragnatela posizionati sul piano di azione... c'era sempre un collegamento che ti rimandava da xmen del mese a the avengers o i fantastici quattro o l'uomo ragno ...e le loro costole, vendicatori della costa ovest, alpha flight, o speciali come appunto le guerre segrete...
non era possibile seguire il filo senza ipotecarsi la casa... e non era bello.... non poter capire i camei o i richiami interni alla storia... perche dovevi integrare con altri fumetti che poi ne avrebbero chiamati altri e cosi via...

altri italiani...si... Manara... mi piace moltissimo il tratto delle sue donnine, le storie non sono nulla di particolare... però il suo tratto mi piace....ma non compro Manara per leggere le storie...

altri stranieri... americani, no ...non mi è mai capitato...ma visto che alcuni di Voi leggono altro.. magari se postate qualcosa in merito, leggero il post molto volentieri...

altri italiani... li ho regalati, giusto quest'anno... il tratto non era il mio gusto, un po sbrigativo...mentre lo sfondo...quello era splendido... aspetto sempre il commento Oxido...come hai trovato quel fumetto...
le storie... non sono il mio genere..
mazinrage
00venerdì 15 aprile 2011 00:37
sei un pò fuori onda sul discorso,non è sui propri gusti ma su quanto i propri gusti siano influenzati dall'auttuale mercato,che ristagna fortissimo
.Star Platinum.
00venerdì 15 aprile 2011 00:48
più o meno sono d'accordo con voi però secondo me non è tutta fuffa quella di oggi,basta saper cercare,chi di voi ha provato a leggere Eyeshield 21,Shin Angyo Onshi,Vinland Saga,Wolf Guy?Cioè di titoli appetibili ce ne sono e non sono i soliti shonen del cazzo in stile Naruto/Bleach,basta informarsi,che poi di 20 ce ne siano 3 di buoni mentre una volta su 20 ce n'erano 15 di buoni è un altro paio di maniche
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