Anna dai capelli rossi

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"Lilyth"
00sabato 15 aprile 2006 21:33



Anne Shirley è un'orfana quasi adolescente.
Marilla e Matthew non sono la mamma e il papà dei suoi sogni, ma due anziani fratelli che hanno bisogno di aiuto per la loro fattoria, e decidono perciò di adottare un ragazzo perchè li aiuti, ma per errore si vedono recapitare questa strana ragazzina che non smette un attimo di parlare e di volare con la fantasia.

E' questo l'inizio del cartone animato Anna dai capelli rossi, basato sul romanzo "Anne of Green Gable" - Anna dei verdi abbaini - della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery.
La Montgomery crea il personaggio di Anna nel 1908, compiendo un gesto molto audace per quel tempo, quasi provocatorio. Infatti quell'epoca aveva ancora salde radici nell'Ottocento, secolo in cui i feuilletons e i romanzi d'appendice erano pieni di orfanelli in lacrime, di un numero infinito di collegi, di lunghissime camerate con bambine in lacrime, di crudeli direttrici, di cuochi brutali e cibi disgustosi, di abiti ruvidi e orrende lenzuola.
Anna poteva perciò risultare uno di questi personaggi: noioso, ripetitivo, stucchevole e soprattutto inutile, visto il gran numero di orfani che già esistevano nella letteratura.
Anna invece è un'orfana che combatte proprio lo stereotipo dell'orfanella, tanto le altre protagoniste sono piagnucolose, tristi e perennemente in crisi, quanto Anna è piena di vitalità, pronta a cacciarsi in nuovi guai, perchè vuole essere partecipe del mondo, per gustare ogni momento della propria vita.

Dopo un'iniziale indecisione i due fratelli decidono di tenere Anna, e così si forma un terzetto molto equilibrato; Anna è prorompente, vede ogni cosa a modo suo, anche le preghiere, che devono essere personali e poetiche, altrimenti non servono, Anna assegna nuovi nomi, i suoi nomi, a laghi, torrenti, alberi, prati, perchè ogni cosa è diversa dall'altra.
A frenare tutto questo tumulto ci pensano Marilla e Matthew con la loro saggezza e con le regole imposte da Marilla che si occupa dell'educazione di questo piccolo terremoto.
Anna si dimostra però in grado di cavarsela anche in momenti di difficolta, come quando salva la vita di Minnie May, la sorellina della sua amica Diana.

Anna da ragazzina scatenata e sempre con la testa tra le nuvole si trasforma ben presto in una adolescente assennata e affidabile, che trova il suo scopo nella vita: vuole diventare insagnante. Anna però non perde mai il suo lato competitivo, anche in questo caso vuole essere la migliore, e il suo avversario come al solito è Gilbert Blythe, il ragazzo che aveva osato commentare il suo colore di capelli e che Anna non ha mai perdonato, o almeno questo è quello che crede per molto tempo.

I suoi capelli rossi sono sempre stati il punto debole di Anna, che essendo un po' vanitosa li avrebbe preferiti di un altro colore, magari nero corvino, come quelli della sua migliore amica Diana Barry, ed è sempre la vanità che le fa sognare abiti eleganti e con le maniche a sbuffo, ma deve accontentarsi dei semplice vestiti che le confeziona Marilla, finchè non sarà proprio Matthew che vincendo la sua paura per le donne andrà di nascosto in città per comprare la stoffa necessaria per far confezionare alla signora Lynde il tanto sognato abito con le maniche a sbuffo.
Quando Anna però ha la possibilità di andare a vivere in città, prima invitata dalla zia di Diana e poi per frequentare l'accademia di Queen, si rende conto che non c'è nessun altro posto dove lei desideri stare, ormai lei appartiene ai tetti verdi.



Il cd con le BGM


(disponibile nel sito www.yamatovideo.com )

[Modificato da djufo 15/04/2006 21.50]

djufo
00sabato 15 aprile 2006 21:35
Grande Lilyth!!! [SM=x53123]

Aggiungo qualche immagine? Posso?
"Lilyth"
00sabato 15 aprile 2006 21:42
Ma certo che puoi, aggiungi pure le immagini [SM=x53148]
djufo
00sabato 15 aprile 2006 21:49
Fatto. [SM=x53148]
Rukkio de Ruchis
00sabato 15 aprile 2006 21:54
Brava Lylith, ottima rece! [SM=x53123]

Come ho più volte ribadito, non sono un amante del genere, però "Anna dai capelli rossi" è uno di quei cartoni che hanno fatto la storia e si avvale della mano di Miyazaki.
A mio avviso, ha qualcosa di diverso dalle produzione successive, qualcosa che la rende migliore.
mizar!
00sabato 15 aprile 2006 22:24
è uno dei cartoni che mi piacciono di più, è molto molto poetico e i dialoghi curati,

molto tenero il risvolto del rapporto tra Anna e Gilbert, che ripara alle sue azioni da bambino, quando faceva soffrire Anna dicendole "pel di carota" (e lei che rispondeva che le carote non hanno peli), ma, quando una tragedia colpirà la vita di Anna, lui saprà rimediare ai torti di allora ...
nexstar
00sabato 15 aprile 2006 22:30
io adorovavo Matthew....

per tutto il cartone è:"Beh....ecco ...io ..veramente"

cmq alla fine ci so' rimasto di cacca quando "se n'è andato" [SM=x53153]
mizar!
00sabato 15 aprile 2006 22:33
si, un momento estremamente triste ... [SM=x53153]
era un personaggio troppo buono ...
Oxido
00domenica 16 aprile 2006 03:31
Mi piace questo cartone. L'ho sempre sottovalutato, ma solo perchè non l'avevo mai visto... quando ciò è avvenuto, non ho potuto fare a meno di appassionarmici. E Matthew... ecco io.. veramente... sono rimasto di merda.

COmunque è pieno di momenti esilaranti, ma anche malinconici e riflessivi, per non parlare dei soliloqui pomposi della protagonista, eppure questo non pesa. L'equilibrio è ben fatto, a differenza di cartoni tipo Remi che veramente non riesco a digerire.
.Porcorosso.
00domenica 16 aprile 2006 12:18
non posso che quotare Oxy,anche se non amo il genere, Anna dai Capelli rossi ha veramente una marcia in più.
-Ransie-
00domenica 16 aprile 2006 12:22
Complimenti Chiara, davvero un'ottima rece! [SM=x53148]

E' un bellissimo cartone animato, piacevole per gli adulti ed ottimo per i bambini perchè molto educativo e permeato di buoni sentimenti, ma non di buonismo retorico, e con una componente fondamentale che si chiama fantasia.

Marò, mi è venuto in mente quando anche io da bambina mi disperavo perchè mi chiamavano "pilarossa" (pelo rosso Ndr) a causa dei miei capelli [SM=x53153]
Rukkio de Ruchis
00domenica 16 aprile 2006 15:59
Re:

Scritto da: -Ransie- 16/04/2006 12.22
..molto educativo e permeato di buoni sentimenti, ma non di buonismo retorico..



Sottoscrivo questo passaggio.
diana81
00domenica 28 maggio 2006 00:50
che bello anna dai capelli rossi! [SM=x53186]
.-Nut-.
00sabato 17 giugno 2006 21:55
Anna dai capelli rossi è uno dei miei cartoni preferiti!!!
diana81
00domenica 18 giugno 2006 01:01
quanto mi piace sto cartone!ho deciso di farmi tutte la puntate se riesco [SM=x53169]

[Modificato da diana81 18/06/2006 1.02]

DaiGuard
00domenica 18 giugno 2006 11:00
Anna dai capelli sta per tornare in dvd
diana81
00domenica 18 giugno 2006 17:18
Re:

Scritto da: DaiGuard 18/06/2006 11.00
Anna dai capelli sta per tornare in dvd

dacci più info!quando?come?
DaiGuard
00domenica 25 giugno 2006 11:13
Lo distribuirà Planet Junior,socetà facente capo a DeAgostini,insieme ad Heidi,L'ape Maya,Pinocchio e tanti altri che adesso non ricordo,probabilmente andrà in edicola,di più non sò,queste sono informazioni dell forum d/visual sul quale non vado più.
nexstar
00domenica 25 giugno 2006 11:19
Re:

Scritto da: DaiGuard 25/06/2006 11.13
Lo distribuirà Planet Junior,socetà facente capo a DeAgostini,insieme ad Heidi,L'ape Maya,Pinocchio e tanti altri che adesso non ricordo,probabilmente andrà in edicola,di più non sò,queste sono informazioni dell forum d/visual sul quale non vado più.

e capirai che referenza
[SM=x53165]

Anna dai capelli rossi prima o poi arriverà nelle edicole...è un prodotto che facilmente si può piazzare in quel genere di mercato...
DaiGuard
00domenica 25 giugno 2006 15:03
L'ho ritrovata che bello [SM=x53120]


Anna dai capelli rossi
Arcobaleno
Bruno the kid
Fievel's American Tails
Flipper
Heidi
La famiglia Robinson
Lapitch il piccolo calzolaio
Le Avventure di Alice nel paese delle meraviglie
Pinocchio
Poochini
Tao Tao il piccolo panda
Vicky il vichingo
La casa editrice è laDohlmen Home VIdeo e verrà distribuito da Planeta Junior,facente capo a DeAgostini

djufo
00domenica 25 giugno 2006 16:18
Re:

Scritto da: DaiGuard 18/06/2006 11.00
Anna dai capelli sta per tornare in dvd



L'avevo segnalato a suo tempo in QUESTO TOPIC.
DaiGuard
00domenica 25 giugno 2006 17:23
Ottimo dj cmque uscirà anche una seconda collana il tutto sarà allegato nell'ultimo numero
Oxido
00mercoledì 11 ottobre 2006 14:26
Ieri sera ho finito di riguardarmelo tutto, non era la prima volta ma stavolta non ho potuto fare a meno di prestare molta attenzione all'aspetto critico.

E' semplicemente un cartone STUPENDO.
Come diceva Chiara lo stereotipo dell'orfanello sfigato viene ribaltato completamente, per consegnarci un racconto che non annoia mai nè sfrutta la compassione per tenerci legati alla prosecuzione (escamotage quest'ultimo secondo me controproducente). Noi viviamo la vita di Anna (con la A alla fine) dapprima meravigliandoci di fronte a un approccio alla vita così ottimista e sognatore, poi immedesimandoci nelle situazioni in uno o nell'altro personaggio paragonando le vicende della crescita di Anna con le nostre. Sì perchè non sfugge la prosecutio che costituisce la nervatura del cartone: Anna cresce dentro e non solo fuori, la sua vita non è un succedersi di disgrazie e avventure, lei viene segnata da tutto ciò che le succede e impara (non per niente non ci sono ripetizioni situazionali), come dice lei "il mio pregio è che non commetto mai due volte lo stesso errore" e lo sceneggiatore ha tenuto ben a mente la cosa. Avendo modo di confrontare il telefilm tratto dalla stessa opera possiamo notare l'abilità con cui i personaggi sono stati tratteggiati nel cartone: reali ma mai banali, a volte sorprendenti ma coerenti con se stessi (laddove nel telefilm troviamo invece stereotipi decisamente più noiosi). La morale che permea l'opera è in sè semplice ma di difficile raggiungimento. Al di là del buonismo di fondo, che potrebbe risultare stucchevole, ogni episodio è invece un gradino sulla via della vita, intesa nel suo senso più interiore. Anna si trova a crescere con le circostanze che il mondo le riserva, e in successione possiamo per esempio salire la scala imparando con lei la speranza, il rifiuto di se stessi, il rifiuto ALTRUI di se stessi, l'accettazione personale e altrui del proprio modo di essere, l'importanza di avere dei valori da seguire e delle aspirazioni da perseguire, l'amicizia, il dovere, l'autocontrollo, l'affetto filiale e ma/paterno, l'accettazione della morte e della sorte, l'importanza delle radici e dei frutti, la saggezza e la serenità che derivano dalla consapevole scelta della propria strada, e infine l'amore.
Trovo che difficilmente tutte queste cose possano essere colte in una riduzione di portata inferiore a quella del cartone, che ha il pregio di soffermarsi sugli episodi che, nella loro apparente normalità, costituiscono invece la base su cui si sviluppa la vita di tutti. Il telefilm non le ha sapute interpretare, il cartone sì, e non solo per motivi di durata. Diamo merito allo sceneggiatore di aver saputo trasporre mentalità e valori dopotutto abbastanza datati in un'opera moderna e recepibile nei suoi fondamenti (diciamolo, universali) da un target decisamente ampio, che va dalla fanciullezza fino all'età adulta.

Io lo metto di diritto fra i più bei cartoni che abbia mai visto, e al primo posto per quanto riguarda i consigli di visione per adolescenti, maschi o femmine che siano.
Wampa
00mercoledì 11 ottobre 2006 17:05
Re:

Scritto da: Oxido 11/10/2006 14.26
Ieri sera ho finito di riguardarmelo tutto, non era la prima volta ma stavolta non ho potuto fare a meno di prestare molta attenzione all'aspetto critico.

E' semplicemente un cartone STUPENDO.
Come diceva Chiara lo stereotipo dell'orfanello sfigato viene ribaltato completamente, per consegnarci un racconto che non annoia mai nè sfrutta la compassione per tenerci legati alla prosecuzione (escamotage quest'ultimo secondo me controproducente). Noi viviamo la vita di Anna (con la A alla fine) dapprima meravigliandoci di fronte a un approccio alla vita così ottimista e sognatore, poi immedesimandoci nelle situazioni in uno o nell'altro personaggio paragonando le vicende della crescita di Anna con le nostre. Sì perchè non sfugge la prosecutio che costituisce la nervatura del cartone: Anna cresce dentro e non solo fuori, la sua vita non è un succedersi di disgrazie e avventure, lei viene segnata da tutto ciò che le succede e impara (non per niente non ci sono ripetizioni situazionali), come dice lei "il mio pregio è che non commetto mai due volte lo stesso errore" e lo sceneggiatore ha tenuto ben a mente la cosa. Avendo modo di confrontare il telefilm tratto dalla stessa opera possiamo notare l'abilità con cui i personaggi sono stati tratteggiati nel cartone: reali ma mai banali, a volte sorprendenti ma coerenti con se stessi (laddove nel telefilm troviamo invece stereotipi decisamente più noiosi). La morale che permea l'opera è in sè semplice ma di difficile raggiungimento. Al di là del buonismo di fondo, che potrebbe risultare stucchevole, ogni episodio è invece un gradino sulla via della vita, intesa nel suo senso più interiore. Anna si trova a crescere con le circostanze che il mondo le riserva, e in successione possiamo per esempio salire la scala imparando con lei la speranza, il rifiuto di se stessi, il rifiuto ALTRUI di se stessi, l'accettazione personale e altrui del proprio modo di essere, l'importanza di avere dei valori da seguire e delle aspirazioni da perseguire, l'amicizia, il dovere, l'autocontrollo, l'affetto filiale e ma/paterno, l'accettazione della morte e della sorte, l'importanza delle radici e dei frutti, la saggezza e la serenità che derivano dalla consapevole scelta della propria strada, e infine l'amore.
Trovo che difficilmente tutte queste cose possano essere colte in una riduzione di portata inferiore a quella del cartone, che ha il pregio di soffermarsi sugli episodi che, nella loro apparente normalità, costituiscono invece la base su cui si sviluppa la vita di tutti. Il telefilm non le ha sapute interpretare, il cartone sì, e non solo per motivi di durata. Diamo merito allo sceneggiatore di aver saputo trasporre mentalità e valori dopotutto abbastanza datati in un'opera moderna e recepibile nei suoi fondamenti (diciamolo, universali) da un target decisamente ampio, che va dalla fanciullezza fino all'età adulta.

Io lo metto di diritto fra i più bei cartoni che abbia mai visto, e al primo posto per quanto riguarda i consigli di visione per adolescenti, maschi o femmine che siano.


Quoto tutto
diana81
00mercoledì 11 ottobre 2006 20:41
dove posso trovare il romanzo?
nexstar
00mercoledì 11 ottobre 2006 20:48
diana81
00mercoledì 11 ottobre 2006 21:06
Re:

Scritto da: nexstar 11/10/2006 20.48
On-line???

in libreria nn si trova?
mizar!
00mercoledì 11 ottobre 2006 21:07
si, si trova anche in libreria, Chiara (Lilith) lo ha comprato li ... [SM=x53123]
Oxido
00mercoledì 11 ottobre 2006 21:09
Puoi provare a ordinarli. Sono mi pare cinque romanzi, che proseguono anche oltre il cartone.
BoY.DuKe
00mercoledì 11 ottobre 2006 21:59
ho deciso di editare il post, lo metto in cazzate ma è una chicca da non perdere

[Modificato da BoY.DuKe 11/10/2006 22.00]

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