Semplicemente la Yamato è più sveglia di altri editori e ha capito che se questi titoli non li fanno uscire ora, non usciranno mai più, visto che i potenziali acquirenti invecchieranno.
E cmq fateci caso, la Yamato punta molto su titoli rarissimi e introvabili anche nei circuiti degli appassionati.
Questa è una cosa a mio avviso lodevole, ma che fa anche capire quanto il nostro amico equino possa considerarsi una vera e propria concorrenza. Di certo non per colpa dei consumatori, quanto degli editori italiani che hanno troppo spesso fatto scelte commerciali del cazzo.
Inoltre vorrei aggiungere un'altra riflessione: anche la Yamato avrà fatto scelte più o meno discutibili nella sua esistenza, ma non dimentichiamo che ESISTE DA SEMPRE.
E' stata il primo editore italiano di anime in homevideo e tuttora è l'unico che è riuscito a sopravvivere. E di certo non si è concentrato solo su anime vecchi, nonostante abbia sempre riservato loro un grande spazio.
Io credo che questo sia il sistema migliore in Italia per creare basi solide per produrre anime nuovi e divulgare la cultura dei cartoni giapponesi (e non solo).
Io credo che solo la Yamato abbia capito come bisogna operare in questo settore.
Gli altri editori invece cosa hanno capito? Un cazzo direi (DynIt a parte, che sembra essere sulla strada giusta, ma io aspetterei ancora prima di dare una valutazione obbiettivamente positiva).
[Modificato da djufo 22/12/2006 23.31]