Nessuna congettura: è la sacrosanta verità. Mediaset vuol favorire sailor moon come faceva negli anni '90 (a discapito di altre serie di genere simile o comunque per ragazze): anzi oggi ci guadagnano doppiamente sia Mediaset che le case di giocattoli e le case licensing. Mediaset non spende i soldi per produrre bambole di serie che ancora non sa se possono essere successi o meno, rimette un titolo vecchio, non spende tanti soldi da creare una linea licensing per una serie il cui successo non è certo al 100%, le case di giocattoli vendono gli scarti di magazzino degli anni '90 (e non è la prima volta visto che i giocattoli delle Twin Princess avevano gli scettri di Sailor moon degli anni '90 leggermente modificati, quindi di scarti ce ne sono e a bizzeffe nei ripostigli, nelle soffitte e nelle cantine) e il gioco è fatto. Ci guadagnano entrambe.
Negli anni '90 fece la stessa cosa con Magic Knight Rayearth (allora trasmessa con il titolo
Una porta socchiusa ai confini del sole, ben poco appetibile in confronto a un diretto e immediato Sailor moon) di cui non uscì nulla o quasi. Lo stesso fece con Wedding Peach (titolo italiano
I Tanti segreti di un cuore innamorato, titolo chilometrico e trasmesso la notte perchè nei magazzini di giocattoli c'erano ancora troppi gadgets e bambole di sailor moon invenduti e un titolo nuovo avrebbe potuto soppiantarlo, si sa i titoli nuovi attraggono subito i bambini e per evitare di correre il rischio si rimandò Wedding Peach in data da destinarsi per poi metterlo alla notte maxicensurato e con grande rabbia degli stessi doppiatori) Idem nel 2000 con
Yui ragazza virtuale. è tutto calcolato: la classica mossa commerciale di Mediaset.
Per quanto riguarda Shugo chara, no, la serie non proviene da una traduzione americana, in america questo anime non è mai arrivato: è arrivato il manga ma non l'anime.
[Modificato da veu 14/06/2010 22:29]