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Studio Ghibli - ultime news

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2023 22:54
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
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AmministraCOJONES
13/10/2009 10:11

Il produttore dello Studio Ghibli, Toshio Suzuki, ha confermato nel corso dell'anteprima del documentario Ponyo wa Kōshite Umareta che il prossimo film dello studio non sarà di Hayao Miyazaki
Maggiori dettagli sarranno diffusi solo a dicembre, per ora si sa solo che lo staff sta preparando gli artwork del progetto che è previsto per l'anno prossimo.
L'anno scorso il presidente del celebre studio d'animazione, Hoshino aveva genericamente dichiarato che il regista potrebbe essere uno stesso animatore dello studio Ghibli che verrà messo alla regia per la prima volta o addirittura uno esterno al gruppo (quindi in pratica nessun "vecchio nome").

Miyazaki è comunque al lavoro sul suo prossimo film, sebbene Suzuki non abbia potuto fornire altre informazioni visto che è un vero e proprio work in progress e quindi suscettibili di cambiamenti anche sostanziali; di sicuro ci vorranno almeno quattro anni affinche il film possa essere pronto per la sale(giapponesi).

Anche i registi Isao Takahata e Goro Miyazaki sono impegnati in due nuovi lavori di cui non essendoci stata nessuna dichiarazione ufficiale non si conoscono i dettagli.
[Modificato da nexstar 13/10/2009 10:12]
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Post: 6.731
Città: NOALE
Età: 41
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13/10/2009 12:57

Ma non era stato detto che lo Studio Ghibli avrebbe portato al nostro cinema tutti i film di Miyazaki uno dopo l'altro?Perché dopo Totoro mi aspettavo di vedere un altro film del Maestro.
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Post: 39.978
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AMMINISTRATORDI
13/10/2009 15:29

Beh va bene lo stesso per me, anche se non è di Hayao. Comunque sapevo che Goro stava preparando il suo secondo film.
Lontano dall'Impero? MAI.
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Post: 28.821
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osservatore
13/10/2009 15:37

Re:
.Star Platinum., 13/10/2009 12.57:

Ma non era stato detto che lo Studio Ghibli avrebbe portato al nostro cinema tutti i film di Miyazaki uno dopo l'altro?Perché dopo Totoro mi aspettavo di vedere un altro film del Maestro.



sì ma i giappo mica si mettono ad annunciare che so, l'uscita nelle sale nostrane di porco rosso dopo decenni dalla sua produzione... hanno cose più serie a cui pensare che l'ignoranza dei produttori e distributori italici


"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
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AmministraCOJONES
14/10/2009 18:17

beh la news era circa le uscite in giappone
per quanto riguarda l'Italia non dipende certo dallo studio Ghibli!!!
Per "casa nostra" appena scovo qualcosa vi fo sapere
:)
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Post: 9.854
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15/10/2009 00:56

Ma Goro non poteva fermarsi al primo? No? Ok...
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Post: 39.978
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AMMINISTRATORDI
15/10/2009 01:15

Ti ha fatto schifo Terramare? Pensa che io devo ancora vederlo...
Lontano dall'Impero? MAI.
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Post: 9.854
Città: MILANO
Età: 54
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15/10/2009 01:18

Re:
djufo, 15/10/2009 1.15:

Ti ha fatto schifo Terramare? Pensa che io devo ancora vederlo...



Schfi no, non me ne ricordo quasi nulla, la trama più o meno, ma non c'èuna scena che mi abbia colpito o impressionato. Magari dovrei rivederlo, non che sia brutto...


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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
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AmministraCOJONES
15/10/2009 10:05

terramare mi manca ma i commenti non proprio entusiasti quasi unanimi mi hanno raggelato più di una volta
:O
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Post: 3.532
Sesso: Maschile
16/10/2009 21:13

Quando la Disney faceva i disegni animati "belli", ci metteva due anni a realizzarli. Così sentì dire in un documentario. Oggi che la tecnologia è migliorata i giappo c'è ne mettono quattro anni? A parte che, immagino, ci sono meno persone a realizzarli.
Di "recente" trovo una divinazione di Miyazaki e sono contrario a questo. Ci siamo innamorati dei cartoni giapponesi guardando i prodotti di vari autori differenti. Ok che Miyazaki è molto "bravo" e fa prodotti cinematografici, ma sono vari i giapponesi bravi in questo settore.
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
Età: 49
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AmministraCOJONES
16/10/2009 21:44

andiamo per gradi
Miyazaki e lo staff fanno tutti e tutti i disegni a mano addirittura i fondali sono dipindti e a volte acquerelli.
La divinizzazione di Miyazaki è meritata.Proprio come dici tu,ci siamo innamorati dell'animazione giapponese guardando autori diversi ma dal confronto di tutti io e dico io credo che sia il migliore di tutti
sceneggiatore,disegnatore animatore e regista
chi puoi dire in Giappone sia a suoi livelli?
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Post: 1.259
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Pelagalline amministracanali
24/11/2009 21:47




Sia lode ai fellow Americans. Per una strana commistione di passione cinefila, denaro e un’apertura mentale grande come un jumbo jet, lì da loro (e in parte anche in Francia) il nome di Hayao Miyazaki è quasi un frullato mistico. Il grande spettacolo di Hollywood non riesce a fare a meno dell’ometto giapponese. Agli americani può pure sfuggire dalle mani qualche milioncino di dollari, come ai tempi della poco convinta distribuzione di Princess Mononoke da parte della Miramax, eppure nessuno rinuncia alla grandiosa parata nell’immaginario del regista, anche quando non blasonata come i fratellastri animati in 3D. Una fantasia ben ripagata e sostenuta da John Lassetter, al quale – diciamolo – si deve praticamente il Premio Oscar al film La città incantata nel 2003, e che la Disney – malandrina fin che ti pare – continua a rifilare al pubblico americano. Ponyo on the Cliff by the Sea sarà infatti nelle sale ad agosto. Il resto della filmografia è già in dvd.

Qualche miglia di distanza da loro, e ci siamo noi. Sfigati all’inverosimile, coscienziosi fan di primo letto (da Heidi a Conan il ragazzo del futuro: nessuno tocchi il nostro modesto primato televisivo), ma con la vista annebbiata quando si tratta di mettere a fuoco una qualsivoglia creatura di Miya-san su grande schermo. Il tempo delle lamentazioni continua (e continuerà), almeno sino al giorno in cui – davvero davvero – saremo convinti o ci verrà fatto credere che l’animazione giapponese è ancora un fenomeno di nicchia (o un tormentone polemico per personaggi affamati di pandemie ideologiche e denigratorie).

Non c’è rivoluzione in atto, né qui né oltreoceano. Solo la felice miscela di cui sopra. E una certezza. A differenza degli appassionati italiani di primo letto, o di quella generazione-Mazinga che sa di panini con la mortadella, il pubblico americano manca di una solida memoria storica. Un fardello di reciproca conoscenza che, a seconda delle occasioni, qui ha prodotto un genere di affetto male in arnese, stereotipato o fintamente edotto. Eppure sempre presente all’appello, dalle prime fanzine e riviste all’epoca di blog e forum.

A differenza di questa metà del cielo, i fellow Americans sono corsi ai ripari e la loro memoria storica se la sono procurata d’ufficio. Immaginate quindi il più fulgido degli orizzonti, un sole nascente in terra americana e racchiudetelo in un volume di 462 pagine. Il nome è tutto un programma quanto a regresso nella storia e nel passato: Starting Point. 1979-1996, il libro che Viz Media manderà nelle librerie a partire dal 4 agosto. Un libro che è praticamente la traduzione in lingua inglese di quel Shuppatsu Ten 1979-1996 pubblicato da Studio Ghibli Inc. in Giappone (e seguito l’estate scorsa da Orikaeshi Ten 1997-2008) che raccoglie scritti, interviste, soggetti e interventi di Hayao Miyazaki.

Esaurito l’accidioso percorso delle righe soprastanti, quanto segue è una corsa in discesa. Il volume di Viz Media è infatti un viaggio alla scoperta di quello che, a volerla sparare grossa, consideriamo il Santo Graal in fatto di “cose miyazakiane”. Una prima parte di letture che, senza dubbio, sarà completata anche dalla traduzione del secondo volume.

Segno che siamo dalla parte giusta del cammino, questo sontuoso libro inizia con una introduzione di Lassetter che ricorda, quasi più a se stesso che agli altri, il suo primo incontro con Miyazaki. Tanti anni fa, ai tempi di Lupin III – Il castello di Cagliostro. Altrimenti questo viaggio nella memoria avrebbe poco senso, visto che quel film è l’esordio nella regia cinematografica. Parla di magia e film, John Lasseter. Quasi sorge il sospetto che senza di lui neppure questa splendida traduzione esisterebbe. E invece.

Se siete fra coloro che la pensano come il professor Keating de L’attimo fuggente (“strappate la pagina, anzi sapete cosa vi dico? strappate l’intera introduzione!”) e avversate le pompose pagine introduttive di un libro, procedete oltre. Senza offesa Lasseter-san. Il diagramma delle emozioni schizzerà in alto nella graduatoria: ciò che attende il lettore è del resto un’immersione nel mondo dell’animazione secondo un tale che nel 1979 ancora non era famoso. La sezione On Creating Animation contiene quasi cento pagine interamente dedicate al dietro le quinte di ciò che vediamo transitare sullo schermo. Una parte di libro utile a quanti amano farsi quel tipo di domande: cosa spinge un autore a fare determinate scelte? Come funziona il lavoro di scrittura? Quando Miyazaki capì di aver trovato un “suo” modo di realizzare cinema animato? E così via.

La sezione On the Periphery of the Work è l’invitante periferia che ci conferma quanto già sappiamo del Miyazaki più colto, interessato a cinema e letteratura ma anche affabulatore discreto circa i manga, le opere in costume o i film di animazione firmati da autori non giapponesi. Passando oltre, la sezione People ci accoglie fra le più indiscrete rivelazioni, compreso un pensieroso omaggio a Osamu Tezuka. Di filata, al centro del volume, una gustosa sezione a colori e in bianco e nero ci propone alcuni brevi lavori a fumetti incentrati sulla grande passione per il volo e i veivoli, al limite fra realtà storica e fantasia. Niente che non si sapesse già. Solo più confortevole per chi non mastica un’acca di giapponese. Il seguito letterario di tali passioni prosegue nella sezione My Favorite Things e in quella parte del volume che sprofonda nell’io artistico di Miyazaki: ovvero memorandum, progetti e dettagliati soggetti dei film che faranno la sua fortuna (da Totoro a Princess Mononoke) compresi quelli mai nati. Segue la sezione Works e una utile cronologia che allinea fatti biografici e imprese artistiche dalle origini a oggi.

Il volume non poteva che chiudersi con un saggio scritto da Isao Takahata, l’amico sempre indicato come Paku-san, che offre un percorso alternativo circa il più corretto profilo umano e artistico di Miyazaki. Chi altri meglio di lui, potrebbe farlo?

Se già possedete l’edizione giapponese di Starting Point troverete nella versione di Viz Media un volume poco più grande e ovviamente più agile da consultare; la traduzione è stata affidata a Beth Cary e al fidato Frederik L. Schodt (autore di Manga! Manga! The World of Japanese Comics).

Tutto perfetto, insomma? Quasi. A voler essere scrupolosi, si può biascicare che qui e là il lavoro di editing s’è lasciato sfuggire qualche imperdonabile errore (per esempio: la scrittrice Eiko Kadono, quella di Kiki’s Delivery Service, si ritrova con il cognome scritto erroneamente). Piccolezze di fronte a un libro-monumento, indispensabile per i super appassionati di Miyazaki o per i curiosi che volessero scoprire cosa si agita nella mente di un artista solitamente inafferrabile.

(Testo di Mario A. Rumor)




Ordinato da pochi giorni.
Per chi fosse interessato, su bookdepository.com viene venduto a 16.00 euro spese di spedizione comprese. Spediscono dall'inghilterra. [SM=x53091]
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Post: 877
Città: STEZZANO
Età: 36
Sesso: Maschile
25/11/2009 07:17

ma da tutto ciò nn capisco se lo facciano in italiano e solo in inglese

gia che ci sono, ma i restanti film di miyazaki che dovevano uscire nelle sale e poi in dvd?
sono un corvo diventato rosso perchè bagnato col sangue di più di mille inutili battaglie
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Post: 1.259
Età: 46
Sesso: Maschile
Pelagalline amministracanali
25/11/2009 08:48

Il libro è interamente in inglese, purtroppo.
Per quanto riguarda i film, invece, non ci resta che attendere dichiarazioni ufficiali/ufficiose.
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
Età: 49
Sesso: Maschile
AmministraCOJONES
27/11/2009 11:37

cazzo stavo per aderire...ma è in inglese
chissà se i kappa boys riescono a beccare i diritti di questo libro e tradurlo per l'Italia
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Post: 1.259
Età: 46
Sesso: Maschile
Pelagalline amministracanali
27/11/2009 11:39

E' altamente improbabile - se non impossibile - che ciò avvenga.
Io lo sto aspettando, a giorni dovrebbe esser quì! [SM=x53175]
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Post: 27.998
Città: MARTIGNANA DI PO
Età: 49
Sesso: Maschile
AmministraCOJONES
27/11/2009 11:41

traducilo per noi

:D
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Post: 1.259
Età: 46
Sesso: Maschile
Pelagalline amministracanali
28/11/2009 13:35

Segnalo questo testo:



Personalmente non l'ho letto in quanto ai saggi preferisco interviste o testi scritti direttamente dagli interessati. A detta di tanti, però, è interessante e ben scritto.

Sul sito della casaeditrice è in vendita, scontato, a 12.80.
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Post: 3.810
Città: SALERNO
Età: 51
Sesso: Maschile
28/11/2009 18:14

Re:
nexstar, 16/10/2009 21.44:

andiamo per gradi
Miyazaki e lo staff fanno tutti e tutti i disegni a mano addirittura i fondali sono dipindti e a volte acquerelli.
La divinizzazione di Miyazaki è meritata.Proprio come dici tu,ci siamo innamorati dell'animazione giapponese guardando autori diversi ma dal confronto di tutti io e dico io credo che sia il migliore di tutti
sceneggiatore,disegnatore animatore e regista
chi puoi dire in Giappone sia a suoi livelli?



hai ragione quando affermi che l'arte di Miyazaki è arte.
E' giusto parlarne perchè ha creato capolavori(Conan,Nausicaa,etc..);
è ancora giusto farlo se questo serve a far capire il valore dell'animazione jappo,molto sottovalutata da alcuni ma che artisticamente è superiore(in particolare a quella americana);ovviamnete in questo sono di parte...
forse vado OT:al livello di Miyazaki,ci metto gente del calibro di Osamu Tekuza,Leji Matsumoto,Osamu Dezaki,Isao Takahata e Nagai..

vedo l'immagine del libro con la scritta " il dio dell'anime"...sarebbe più giusto definrlo "un maestro dell'anime".
E' uno dei massimi maestri dell'arte jappo e su questo non si discute.


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Post: 1.259
Età: 46
Sesso: Maschile
Pelagalline amministracanali
04/12/2009 15:18

Oggi mi è arrivato Starting Point.
Sono appena al prima capitolo ma è veramente interessante, una vera summa di Miyazaki. Curiosità, schizzi, anche un breve fumetto disegnato dallo stesso autore.
Non posso che consigliaro.
16 euro mai spesi meglio.
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