Lungometraggio dello studio Madhouse
Directed by Takeshi Koike
Produced by Kentarō Yoshida Yukiko Koike
Screenplay by Katsuhito Ishii Yōji Enokido Yoshiki Sakurai
Story by Katsuhito Ishii
Starring Takuya Kimura Yū Aoi Tadanobu Asano
Music by James Shimoji
Studio Madhouse
Era un bel pezzo che non vedevo un anime di corse, ed ancora di più un anime di corse non simulate, in pieno stile Ken Falco e Supercar Gattiger.
Il film richiama le corse all'ultimo espediente di quelle mitiche serie, e ci riesce abbastanza. Infatti le auto assomigliano a quelle del team Sayongi dove gareggia Ken Hayabusa, ma anche quelle del team avversario Black Shadow di Ayab Mobil Dick.
Uno dei piloti si chiama Todoroki, come Takaya Todoroki e la sua Todoroki Special di "Grand Prix il campionissimo".
Il disegno è poco nipponico, pare più una graphic novel occidentale, nel totale molto originale e parecchio esagerato nei risultati, inverosimile nelle evoluzioni automobilistiche. La velocità e resa bene (anche grazie al disegno), tanto bene che talvolta l'azione è così concitata che diviene caotica.
Il tutto è ambientato in un futuro molto futuro e in un contesto dove convivono alieni, animali antropoformizzati e umani, assieme a cyborg.
I protagonisti sono due avversari, il pilota JP (Japan?) e la pilotessa Sonoshee Mclaren (altra cit), che partecipano, assieme ad altri, alla gara quinquennale RedLine, che in questa occasione si terra su un pianeta dei possedimenti dei Roboworld. I Roboworld sono cyborg che si ritengono l'ultima culla dell'umanesimo(!), e sono una dittatura militarista isolazionista, tanto che si oppongono a che la gara si effettui su un loro pianeta. Cercherano di impedirlo in tutti i modi, in quanto la diretta televisiva universale scoprirà le loro armi segrete. Direi una Corea del Nord futuristica...
Questi cattivi richiamano sia l'esercito robotico di Bryling in Kyashan, che, per quanto riguarda i mezzi, anche Robotech.
Un bel film, basta assuefarsi al tratto e alla poca verosimiglianza del tutto.