Sul saggio "Otaku, i giovani perduti del Sol Levante" uno dei capitoli che mi aveva più sorpreso, e anche sbalordito, era quello sullle "kamera kozo", un fenomeno della metà degli anni 80.
Dove "kamera" deriva dell'inglese "camera", "macchina fotografica", e "kozo" vuol dire "laido/disgustoso".
I kamera kozo sono (o erano, non so se esistono ancora) dei giovanissimi fotografi che fotografavano la biancheria intima delle "aidoru" (idol) giapponesi, ma anche di comuni studentesse. Esistevano, tenetevi forte, riviste apposite con foto rubate (o meno) di mutandine, che arrivavano fino a 300 mila copie vendute! E il mercato totale andava dalle 500 mila alle 750 mila copie!
Vi risparmio la spiegazione sulle 2 diverse tipologia di foto sotto le gonne, le "panchira" e le "panmoro".
Tutto questo per introdurre la seguente pubblicità: "piccoli maniaci crescono" con 10 anni di anticipo sui kamera kozu.
Da notare che la macchina fotografica è una Kodak, la marca più importante del periodo, che si presta ad una pubblicità così... con diecimila soggetti da fotografe hanno scelto questo.
Qui sarebbe molto interessante poter sapere cosa c'è scritto nella pubblicità.
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