Titolo: Hiroshima. Nel paese dei fiori di ciliegio
Autore: Fumiyo Kono
Volumi: 1
Prezzo: € 10,00
Sfogliando questo manga non si riesce a capire immediatamente l’impatto emotivo che può avere su chi legge, infatti questo breve libricino, meno di 100 pagine si presenta con disegni delicati e tavole pulite e con una copertina, che mi viene da definire sognante, che tutto fa pensare tranne che agli orrori di una bomba atomica. Ma come spesso si dice non bisogna farsi ingannare dalle apparenze.
Il manga contiene due storie “La città della quiete serale” e “Nel paese dei fiori di ciliegio” che da il titolo al volume ed è la più lunga.
La prima storia è ambientata dieci anni dopo lo scoppio della bomba atomica e racconta dei sopravvissuti, è un racconto duro, crudele che non lascia speranze e che sinceramente mi ha fatto stare male come quando vidi “Una tomba per le lucciole” di Isao Takahata.
La seconda storia è divisa in due parti, la prima ambientata nel 1987 e la seconda nel 2004 (anno di pubblicazione del manga in Giappone) ed è incentrata sui figli dei sopravvissuti, anche se naturalmente una buona parte del racconto è dedicata alle conseguenze dell’esplosione della bomba. Anche in questa storia si percepisce il dramma di quanto avvenuto quel 6 agosto del 1945 ma il modo usato per raccontare gli avvenimenti è completamente diverso da quello della prima storia con il risultato che questa appare più leggera, si vede un po' di speranza nel futuro.
Non so che alro aggiungere su questo volume, rischierei di dire troppo essendo due storie brevi perciò riporto quanto scritto nella quarta di copertina.
“Hiroshima, dieci anni dopo l’esplosione della bomba atomica che ha spazzato via troppe vite umane e distrutto il futuro dei sopravvissuti, E’ il 1955, e molti abitanti vivono nella consapevolezza che nonostante tutti gli sforzi, probabilmente non riusciranno mai più a essere felici. Eppure il mondo continua a esistere nonostante le più grandi tragedie.
Questa è la storia della città di Hiroshima e delle persone che ci vivono. E di un paese che non vuole essere solo quello della bomba atomica, ma anche quello dei fiori di ciliegio.
Dopo aver suscitato il plauso internazionale, aver dato origine a un film, a un romanzo e a un radiogramma, finalmente anche in Italia la graphic novel giapponese che apre il cuore e dona più di quanto qualsiasi altro libro su Hiroshima sia mai stato in grado di fare.”