Piloti & robot,le biografie:Takeru Hoyo

Takeru Hoyo

Il pilota del Gackeen.
Co-protagonista del cartone insieme alla bella May,Takeru è un giovane ribelle,testardo e scorbutico.
Gira il paese allenandosi per conto suo nelle arti marziali con un unico scopo:diventare più forte di suo padre indiscusso maestro e campione di Karate!
Vive nel risentimento e in questo rapporto problematico con il padre.Allevato alla ferrea disciplina delle arti marziali vuole dimostrare al padre di riuscire a farcela senza i suoi metodi forse per dimostrare incosciamente che ha diritto all'affetto che gli sembra di non avere.Da piccolo dimostrò la sua naturale predisposizione a sopportare le scosse elettriche tant'è vero che in una scarica accidentale di un fulmine rimase praticamente illeso.
Questo avvenimento rimase ben impresso nella mente del dottor Kazuki (padre di May) tanto che al momento dell'invasione del popolo alieno degli azariti penso subito a lui per completare la coppia degli "uomini magnetici".Lui attraverso un campo elettrostatico molto forte sarebbe potuto diventare l'uomo magnete plus che insieme alla figlia (uomo magnete minus) diventano "l'uomo magnete in un solo essere":la parte senziente del robot magnetico Gackeen.
Takeru ossessionato dalle sue vicende acconsente quasi controvoglia ad aiutare il professore entrando presto in contrastro per il suo carattere scontroso e egoista con il resto della squadra preferendo continuare ad allenarsi.
Col tempo e durante la serie matura fino a capire quanto sia importante il lavoro di squadra,come anche che nella lotta di qualsiasi tipo l'importante non è la forza o la voglia di vincere a tutti costi ma sforzarsi di dare il meglio di se.Alla fine comunque capisce il suo modo errato di porsi nei confronti del padre fino a fare pace con tutti prima di tutto con se stesso

Nelle puntate inedite doppiate per l'uscita delle Vhs anni fa dalla Yamato video si è scelto un doppiatore diverso rispetto al "meraviglioso" Malaspina che bene si confaceva al carattene sbruffone e saccente ma anche valoroso e combattivo di Takeru.

ottima rece,e takeru m'è sempre piaciuto com personaggio

complimenti x l'anasisi psicologica.

jan_valek, 13/12/2009 1.22:

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complimenti x l'anasisi psicologica.

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grazie jan
e grazie per aver cagato il topic
:)

Troppo sborone per i miei gusti,era il più antipatico.
Ottima biografia però.

nexstar, 13/12/2009 11.46:

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grazie jan
e grazie per aver cagato il topic
:)

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Massi non te ne avere a male,hai visto anche gli altri che insuccesso che sono stati

Takeru mi ha sempre irritato, la povera Mai gli avrebbe dovuto dare un sacco di ceffoni, ma tanti...

Durante una guerra tu rompi i coglioni col papà? Con le arti marziali? Coi cazzi e mazzi? Ceffoni, tanti ceffoni...
Poi un padre che cinghia il figlio come facesa il papà di Takeru sarebbe da ficcare in galera.

Comunque del duo io preferivo Mai, a parte la trasformazione che la rendeva molto attraente (le compariva addirittura il rossetto sulle labbra!), era più valida nei combattimenti.

La Visione, 14/12/2009 22.08:

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Takeru mi ha sempre irritato, la povera Mai gli avrebbe dovuto dare un sacco di ceffoni, ma tanti...

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era stronzo la metà di tetsuya!

La Visione, 14/12/2009 22.08:

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Comunque del duo io preferivo Mai, a parte la trasformazione che la rendeva molto attraente (le compariva addirittura il rossetto sulle labbra!), era più valida nei combattimenti.

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e ti credo,non era niente male la tipa,ce l'avrei fatta io la croce d'incanto

bella brò!


takeru è uno di quei personaggi che non hanno mezze misure, o lo ami o lo odi. da bambino adoravo la sua boria e la sua tenacia, anche perchè caratterialmente ricorda quella testa di minchia di tettoia. col senno di poi, e analizzando bene le sfumature del suo carattere posso tranquillamente affermare che come personaggio si poteva fare qualcosina in più. in tutto l'arco della serie resta a grandi linee sempre lui, di evoluzione caratteriale non ne vedo molta. ma resta pur sempre uno da top ten ;-)

io da piccolo ero invidioso perchè teneva quella figa stratosferica di may al suo fianco.
crescendo mi è rimasta quell'invidia che provavo.
forse è per questo che l'ho sempre odiato