Oxido, 17/07/2009 13.34:
Preso e letto
Le onomatopee non sono tradotte, e vaffanculo cazzo
Il formato è piccolo ma non pregiudica la lettura, ottima rilegatura, il cartone sembra povero ma anche resistente
La lettura scorre piacevole, ottimo ritmo e ottimi disegni
rispetto al manga di Inoue si ha una visione concentrata su Musashi e sulla sua evoluzione sulla via della spada. Non c'è traccia di romanzatura, il tutto è ridotto all'osso e non si perde mai di vista il focus: musashi, solo musashi, sempre musashi. In questo modo l'autore ha evitato dispersioni e cali narrativi, certo si vede che non è un'opera moderna e che è costruita nello stile biografico classico, incentrato su episodi cardine. Mi è piaciuto molto (non quanto Lonewolf), non so se consigliarne la lettura ad esempio a starplatinum perchè so che apprezza il taglio narrativo moderno che qui non c'è assolutamente, niente cinematografia alla leone, niente rallentamenti esagerati seguiti da miscugli grafici incomprensiili a velocità della luce, niente digressioni e niente comprimari che oscurano il protagonista. Musashi a tutto tondo nel suo momento più classico.
Quindi mi interessa.
Ma cazzo, perchè anche loro non traducono le onomatopee???
Oxido, 17/07/2009 13.34:
E' interessante secondo me notare le differenze fra lo stile classico di Ishinomori e quello attuale dei più famosi disegnatori giappo (Vagabond è tutta un'altra cosa), ma soprattutto il confronto con la produzione nostrana del tempo... Ishinomori (ma direi tutti i disegnatori di punta giappo) era troppo ma troppo avanti, non solo azione ma profondità narrativa, di inquadrature e di contenuti, disegni ottimi e alla portata di tutti, personali ma di stile tradizionale, insomma se dovessimo paragonargli il fumetto d'azione italiano classico tipo tex faremmo una figura di merda
Quoto.
Se quei delinquenti della d/visual continuassero
La Strada di Ryu ti straconsiglierei di leggerlo...
Magari recupera
Ryu il ragazzo delle caverne che è pur sempre meglio della serie tv.
Lontano dall'Impero? MAI.