Capelli lunghi lisci e/o ondulati, scarpe coi tacconi e/o a punta, Diane, 2CV, pantaloni a zampa, basettoni enormi, magliette attillate, colori da tenda da salotto kitsch (praticamente una caricatura di Umberto Tozzi di quell'epoca)... ho ricordi di registratori antidiluviani giganti coi tastoni, di un tizio coi ricci cotonati, di Garelli taroccati, di scarpe col laccetto e i quattro buchi sulla punta (cioè quelle che alcuni adesso hanno riciclato come moda donna-mare), sandali infradito (idem con patate), fiori nei capelli... insomma era un gruppo di sciamannati. Però ascoltavano i Led Zeppelin, i Sabbath e gli Who, e altri tizi che non conosco (a un certo punto spopolarono i Rockets ma eravamo già nei primi '80). Oggi i mongoloidi alla moda ascoltano Hilary Duff e Justin Timberlake e se permettete non c'è paragone, anche perchè i giovani di allora erano PARECCHIO più consapevoli del mondo e uniti fra loro nelle necessità e nei pensieri che ne derivano. Uno può vestirsi come cazzo vuole e tenere i capelli da parruccone hippy, ma se ha un cervello sotto non è mai ridicolo.
Un giorno guarderemo le foto alla moda di oggi e io so già che personalmente dirò (come faccio ora) "
ma perchè si vestono da ghei se non lo sono?", in giro col miniBMW scimmiottando una ricchezza ed eleganza che non gli sono propri? indubbiamente una delle numerose prove a carico della mancanza di raziocinio odierna.
"Ti dò un consiglio per la prossima volta: fatti i cazzi tuoi"