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Novità dal mondo del PC

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2009 15:04
18/04/2007 17:00

26/04/2007 20:59

I rischi delle connessioni Wi-Fi: analisi e suggerimenti


L'accesso alle reti Wi-Fi pubbliche messe a disposizione all'interno di aeroporti, hotel, bar può talvolta nascondere delle insidie.

[Una delle migliori soluzioni per fidare su un ottimo livello di sicurezza, consiste nell'utilizzo di una Virtual Private Network (VPN).]

Le informazioni che transitano su una connessione Wi-Fi sono spesso particolarmente importati e debbono essere mantenute private. Si potrebbe trasmettere una password ad un collega, un'e-mail dai contenuti strettamente confidenziali, la foto di un momento importante.

Il networking Wi-Fi è intrinsecamente insicuro: l'obiettivo per cui è stato concepito, infatti, è quello di connettervi alla rete locale o ad Internet e non per mantenere lontani da occhi indiscreti i dati in transito.
Quando ci si confronta con una connessione Wi-Fi questa dovrebbe essere considerata insicura per definizione: questo non significa assolutamente che un hotel od un aeroporto spalleggino le attività di utenti malintenzionati.

Adottando misure specifiche, Wi-Fi consente di proteggere l'accesso alla rete impedendo l'utilizzo della connessione alle persone non autorizzate ma non protegge le informazioni che vengono veicolate attraverso la rete






PER SAPERNE DI PIU', LEGGETE QUA...

(PS: io consiglio di darci almeno un'occhiata [SM=x53091] )
28/04/2007 22:33

Un super-computer per mezzo cervello di topo

da "tomshw.it"

Sono tre gli scienziati che grazie a un super-computer, il BlueGene L, composto da 4096 microprocessori che lavorano assieme, sono stati in grado di ricostruire "mezzo cervello" di topo.
Per essere precisi, l'esperimento condotto consisteva nel riprodurre una simulazione corticale di un cervello. Nella realtà, il cervello di un topino è costituito da circa 16 milioni di neuroni, ognuno dei quali può avere fino a 8000 sinapsi, o connessioni, con altre fibre nervose.

La simulazione è riuscita a ricreare mezzo cervello del roditore, con circa otto milioni di neuroni e fino a 6300 sinapsi.

La vasta complessità dell'esperimento ha permesso di condurre la simulazione per solo 10 secondi, a una velocità 10 volte inferiore a quella reale.

In parole povere, gli scienziati sono stati in grado di riprodurre l'attività di mezzo cervello (menomato) di sorcio per un lasso di tempo pari a un solo secondo - tutto questo con uno dei computer più potenti al mondo.
06/05/2007 00:25

Worm Silly sfrutta le memorie USB

da "pc-facile.com"

Gli esperti di sicurezza hanno avvertito dell'esistenza di un nuovo worm che si diffonde sfruttando i drive rimovibili come le chiavette USB, in contro tendenza con i metodi più recentemente adottati dai virus writer per la distribuzione dei loro codici.

Secondo quanto riporta l'azienda antivirus Sophos, W32/SillyFD-AA si lancia automaticamente quando una periferica rimovibile infetta viene collegata al computer, sfruttando un file autorun.inf nascosto, creato specificatamente per questo scopo. Il worm è in grado di rilevare drive rimovibili nel sistema (floppy disk, memorie USB, etc.) ed infettarli in modo da garantire l'esecuzione di una copia del codice nocivo al successivo collegamento dei dispositivi a PC Windows. SillyFD-AA si autocopia nei drive rimovibili in un file nascosto "handydriver.exe", ed in varie cartelle nel sistema ospite. Inoltre modifica il titolo delle finestre di Internet Explorer aggiungendo la frase "Hacked by 1BYTE" e modifica varie chiavi di registro per disattivare la visualizzazione dei file nascosti in Explorer e bloccare Regedit.


leggi tutto l'articolo
07/05/2007 21:23

Gli hacker del satellite imbarazzano Pechino
(che poi sarebbero crackers, non hackers [SM=x53113] [SM=x53113] )

Per due ore hanno messo fuori uso le trasmissioni satellitari, sostituendole con messaggi contro il regime cinese. Che non vuol far sapere cosa è accaduto.

Le notizie sono frammentarie ma pare che un gruppo di anonimi hacker cinesi(si dice crackers [SM=x53152] [SM=x53154] ),
utilizzando non si sa quale tecnologia, sia riuscito ad inserirsi nei televisori di milioni di spettatori nel sud della Cina, per divulgare messaggi politici contro il regime di Pechino.

Secondo Associated Press l'incidente sarebbe avvenuto martedì sera: molti utenti si sono lamentati per un black-out di un paio d'ore delle trasmissioni televisive satellitari, un lasso di tempo nel quale gli hacker(e a ridaglie [SM=x53119] ) sono riusciti ad inviare brevissimi inserti polemici, dalla durata non superiore ai 40 secondi. Pochissimo, ma abbastanza per imbarazzare il regime...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO
07/05/2007 21:27

L'India progetta un PC da 10 dollari

!!!!!!!!!!!!!!!

Il progetto OLPC - one laptop per child - potrebbe avere un concorrente: l'India mira a sviluppare un PC non da 100, non da 50, ma da 10 dollari!.

L'OLPC, che da 100 è passato a 175 dollari(come al solito, aggiungo io, l'incompetenza della Microsoft è presente),
non sarà adottato in India, che mira a distribuire una propria proposta; secondo l'India Times, il costo di produzione ipotetico di questo computer è già sceso a 47 dollari, ma l'obiettivo è arrivare a 10.

"Il costo è molto incoraggiante e speriamo di poter scendere a 10 dollari. Stiamo vagliando l'ipotesi di far produrre i componenti a qualche azienda indiana", afferma il ministero dell'istruzione.

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO



--------------------------
ma com'è possibile far pagare un pc anke sl 100 dollari??!!!


ovviamente, ben venga [SM=x53148]

11/05/2007 21:06

Con l'iPod il pacemaker perde ritmo


L'iPod ed i pacemaker non vanno daccordo: una ricerca ha dimostrato infatti come la vicinanza dei player MP3 con i pacemaker generano problemi potenzialmente gravi per il sostegno applicato nei casi di insufficienza cardiaca

Uno studente di 17 anni ha dimostrato, dati alla mano, che la presenza di un iPod vicino al torace di un paziente avente impiantato un pacemaker può arrecare disturbo alla regolare attività del cuore. La ricerca avrebbe portato l'iPod alla distanza di 5 cm dal torace, per 5/10 secondi, ad un panel di 100 pazienti di età media di 77 anni ed il 50% delle volte è stata registrata una qualche irregolarità.

LEGGI L'ARTICOLO
11/05/2007 21:08

Siete stati intercettati per il P2P?


Lo scorso marzo si è consumata una delle pagine più nere per i cosiddetti "Digital Rights" della comunità web italiana. La società discografica tedesca Peppermint Jam Records è riuscita a convincere il Tribunale di Roma ad emettere un'ordinanza che ha obbligato Telecom Italia a fornire gli indirizzi IP degli utenti che si sono resi "colpevoli" della condivisione P2P di file protetti da copyright.

I "fraggati" sono 3636, un record praticamente.

LEGGI L'ARTICOLO...





aggiungo: KE STRONZI [SM=x53119] [SM=x53116]
16/05/2007 16:24

...nn è sui PC...ma...

Telecom Italia condannata multa da 250.000,00 Euro

Continuano i problemi per telecom Italia alle prese con un'altra condanna dall'Agcom che prevede il pagamento di una multa di 250.000,00 Euro.

Telecom Italia è stata trovata colpevole dall'Agcom, a seguito di numerose denunce e segnalazioni inoltrate da privati ed aziende, di avere attivato servizi a pagamento senza averne ricevuto richiesta dagli interessati e condannata a pagare una ammenda di 250mila euro.

Anche Wind è sotto esame per avere modificato i propri piani tariffari senza preavviso a seguito dell'abolizione delle ricariche telefoniche.
Sembrerebbe quindi che le segnalazioni delle associazioni dei consumatori comincino a sortire i loro effetti verso i colossi delle telecomunicazioni italiane.



(da:"Pc-facile.com")
16/05/2007 21:47

non è una novità, ma UN'INFORMAZIONE UTILE



Un’altra truffa on line, questa volta scoperta dalla Polizia Postale: si tratta di una mail che da stamattina ha iniziato ad invadere migliaia di caselle postali di tutta Italia. La mail è un avviso del capitano della polizia “Prisco Mazzi”, che in un italiano poco corretto informa l’ignaro lettore di averlo colto in flagrante: ha scaricato dei file musicali gratuitamente.


LEGGETE!!!

21/05/2007 16:20

Terremoto Apple al Nasdaq, per colpa di...
un blog [SM=x53093]



Quanto può valere un messaggio scritto su un blog? Dipende. Quello pubblicato mercoledì dal sito di news tecnologiche Engadget entrerà probabilmente nel Guinness dei Primati come “il messaggio da quattro miliardi di dollari[SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53093] . Tale infatti è la cifra che le azioni Apple hanno perso in Borsa, nel giro di pochissimi minuti, dopo la sua pubblicazione. [SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53117] [SM=x53117]



Nel testo incriminato, Engadget annunciava il ritardo sul mercato del telefonino-musicale iPhone e il sistema operativo Mac Os X 10.5, nome di battaglia “Leopard”.

una mail interna spedita in mattinata ai dipendenti Apple e da uno di questi subito girata a Engadget.



Sono bastati una manciata di secondi (letteralmente, neanche minuti) e le azioni Apple hanno iniziato a rotolare giù dal crinale del Nasdaq, la borsa dei titoli informatici di New York. Da 108,48 a 103,42 dollari, che in termini di capitalizzazione complessiva è significato bruciare qualcosa come quattro miliardi di dollari, poco meno di tre miliardi di euro.

22/05/2007 19:40

UK, un robot vola sopra le case----->Per spiare


La polizia di Liverpool parte con i primi test che sfruttano un robot autonomo capace di volare fino ad un massimo di 500 metri di altezza e riprendere tutto quello che vede

Non soddisfatti di una rete di telecamere di sorveglianza che non ha eguali al mondo, gli agenti di polizia inglesi stanno iniziando i primi test per verificare la bontà delle telecamere volanti e autonome, capaci di spiare strade, piazze e terreni privati senza colpo ferire.


Il drone può volare sia pilotato da terra che in modo autonomo, tracciando rotte che sfruttino il suo sistema GPS. Il produttore assicura per ora fino a 20 minuti di volo continuato.

Tra le feature che più interessano la polizia anche la capacità di visione notturna.
Secondo i costruttori si tratta di un dispositivo capace di volare quasi senza far rumore, una caratteristica che evidentemente agevolerebbe il lavoro della polizia nel caso in cui vengano tracciate operazioni illegali sul territorio.



Qui sotto un video su YouTube girato ad una presentazione del dispositivo:

23/05/2007 16:22

Energia solare sul display dei cell Motorola

L'azienda americana ha brevettato una soluzione che sfrutta il display LCD come un pannello solare. Il caricabatterie è pronto per la pensione?


Il sole abbronza, riscalda, picchia, inaridisce, ma può fornire energia. Che potrebbe essere sfruttata per i telefoni cellulari in modo diverso da quanto fatto finora: per questo Motorola ha pensato di brevettare un telefonino ad alimentazione solare, in grado di captare i raggi attraverso il display LCD.


almeno il 75% della luce solare ricevuta su un display può essere impiegata per l'accumulo energetico, utilizzando un determinato tipo di cristalli liquidi.


Questa soluzione consentirebbe a Motorola di eliminare la dipendenza di un cellulare dal suo caricabatterie, poiché l'apparecchio potrebbe rimanere sempre in carica.

L'innovazione da apportare ai display consisterebbe nell'impiego di cristalli liquidi differenti da quelli nematici, come quelli colesterici, con cui si renderebbe superfluo l'uso del riflettore metallico necessario all'illuminazione.

Motorola ritiene che la soluzione - brevettata in aprile - è più accettabile, dal punto di vista commerciale, di altre analoghe soluzioni "solari" studiate in precedenza.

In questo caso, l'attesa per vedere un telefonino Motosolar potrebbe non essere lunga. Anche se nelle latitudini artiche, dove la luce si alterna al buio ogni sei mesi, un simile telefonino potrebbe essere considerato stagionale.


da "pitelefonia.it"




_________________________

(forse il Motosolar sarà il mio primo cellulare motorola [SM=x53121] [SM=x53120] [SM=x53120])
28/05/2007 00:18

Con Jangl telefoni a chi non ti ha dato il numero



Per trasformarsi in piattola digitale è sufficiente utilizzare il nuovo servizio VoIP di Jangl: assegna un numero ad ogni mail, per perseguitare meglio gli sconosciuti


Jangl, l'intrusiva piattaforma di "telefonia" online, ha implementato un nuovo servizio che farà la felicità dei ficcanaso. Balzato agli "onori della cronaca" online, Jangl è riuscito in poco tempo a distinguersi fra i servizi di comunicazione alternativi, e questo perché anche se non si dispone del numero telefonico ma solo della mail di una persona è comunque possibile affidarsi a Jangl.com per "telefonare" all'utente, poco importa se ciò sia gradito al destinatario di tante attenzioni.


Ad ogni indirizzo mail digitato sulla piattaforma si ottiene un numero univoco che permette di effettuare e ricevere chiamate tramite la soluzione Jangl VoIP. La novità dell'ultima ora è che d'ora in poi l'eventuale ricevente potrà essere infastidito con una mail contenente un link al messaggio vocale del ficcanaso di turno.

L'elemento di maggiore interesse del giochino non è la tecnologia - che fondamentalmente ripropone un servizio VoIP in stile Jajah - ma una tecnica virale per aumentare il numero di utenti della comunità Jangl.

Il prodotto viene piazzato come la soluzione ideale per chiamare "telefonicamente" persone delle quali si ha solo l'indirizzo mail. Ora, senza tanta dietrologia è evidente che talvolta non avere un numero di telefono può non essere colpa del destino, ma tant'è. L'aspetto imbarazzante è forse un altro: ricevere mail non richieste spacciate per telefonate.


L'idea di fondo, solo in apparenza "web 2.0" è chiarissima: "Puoi chiamare chiunque, dove vuoi, ora. Basta che inserisci un indirizzo mail valido sulla homepage, e ti daremo un numero telefonico Jangl per lasciare un messaggio ad una persona. Lo spediremo via mail, fornendo un numero locale che il ricevente potrà utilizzare per richiamarti", si legge nella pagina delle spiegazioni del sito.



Jangl, insomma, fornisce uno strumento che permette alle persone che non vogliono condividere il proprio numero personale di chiamarsi ugualmente. Geniale, non c'è che dire. Su TechCrunh non mancano i commenti calzanti. Un utente, però, forse ha centrato il vero obiettivo: "Oh, finalmente posso fare gli scherzi volgari al telefono? Chiamare le prostitute senza dare il mio numero? È fichissimo, ma siete sicuri che ci sia una gran mercato per questo?"


info presa da qui
29/05/2007 14:49

"Nel 2010 esauriti gli indirizzi web"
Allarme per la saturazione della rete




Gli indirizzi IPv4 stanno per finire e potrebbero esaurirsi già nel 2010, tra soli tre anni. Le combinazioni numeriche che identificano gli indirizzi in rete attualmente in uso, nella quarta versione del protocollo IP, stanno quindi per terminare e solo il 19 per cento risulta ancora disponibile.
E non si tratta di una questione di poco conto, visto che parliamo di quei numeri che sono dietro agli indirizzi web che quotidianamente digitiamo.


L'allarme è stato lanciato dall'Arin, il registro americano che assegna gli indirizzi numerici, che, per far fronte al potenziale collasso, suggerisce un passaggio in massa al sistema successivo, l'IPv6. Il problema della saturazione dell'IPv4 era già stato sollevato in passato, con previsioni che parlavano di un esaurimento nel 2016 per gli indirizzi assegnati ma non allocati, e del 2023 per un esaurimento completo.

Ma l'Arin ora anticipa i tempi dell'emergenza e corre ai ripari contro le frodi nell'assegnazione di indirizzi in base a dati falsati con un protocollo ad hoc per far fronte al problema. Secondo ArsTechnica, che ha dato la notizia, la gente fornisce sempre di più informazioni fraudolente per ottenere spazi per avere un indirizzo IPv4 proprio ora che le combinazioni numeriche si stanno esaurendo.

Arin è l'organizzazione che fornisce gli indirizzi Ip in Nord America e ha quattro "sorelle" che coprono altre regioni: la Lacnic per l'America Latina ed i Caraibi, l'Afrinic per l'Africa, l'Apnic per l'Asia e il Pacifico e, per l'Europa e il resto del mondo il RipeNcc.

La soluzione è quindi il passaggio al protocollo di ultima generazione, l'IPv6, che dovrebbe risolvere una situazione ormai vicina al crollo. Garantisce infatti l'esistenza e la gestione di una quantità di indirizzi fissi pressoché illimitata che facilita le connessioni always-on, quelle in cui si sta sempre in linea, fondamentali per la convergenza tra reti fisse e mobili: il Gprs/Edge, l'Umts, il WiFi.

Eppure qualche problema c'è. Il nuovo protocollo fatica a decollare e, secondo Arin, IPv4 continua ad essere sostanzialmente più conveniente per gli utenti, che difficilmente vorranno migrare verso un sistema che, per il loro interesse, non è ancora altrettanto competitivo. Almeno in una lunga e complessa fase di transizione. In questo quadro di coesistenza, a IPv6 viene consentito l'accesso a una quantità di contenuti inferiore e a un numero di utenti minore rispetto ad IPv4. Fino a quando questo non sparirà del tutto.
30/05/2007 20:18

Se l’errore vale milioni di dollari



Kevin Ham ha avuto la geniale idea di sfruttare gli errori compiuti dagli internauti distratti digitando un indirizzo Web nelle proprie ricerche.

Quante volte infatti capita di digitare “cm” invece di “com”?


Ebbene, Mr. Ham ha stretto un accordo con il governo del Camerun, il cui dominio è identificato proprio da .cm:
chiunque digiti sulla barra degli indirizzi un dominio .cm che non faccia parte dei siti registrati dallo stato africano, viene automaticamente reindirizzato su uno dei siti gestiti da Kevin Ham.



Invece della classica pagina di notifica di errore ci si ritrova su www.agoga.com, un sito regolarmente registrato che funziona con il pay-per-click, che vive grazie - lucrosamente parlando - ai banner pubblicitari: ogni volta che si viene reindirizzati sul sito ‘degli errori’ il nostro guadagna qualche dollaro. Ham ha infatti registrato circa 300 milioni di siti che, globalmente, ricevono più di 30 milioni di visite mensili e, dollaro su dollaro, questo medico 37enne di origini coreane, è arrivato a racimolare, conti alla mano, la bella cifra di 300 milioni di dollari, 9 milioni di dollari l’anno. [SM=x53093] [SM=x53093] [SM=x53093]


Figlio di un proprietario di lavanderia, oggi vive in un grattacielo di Vancouver e si è guadagnato la copertina della rivista Business 2.0. Una fortuna destinata a crescere nonostante le minacce di denuncia dei colossi del Web, sui cui Url storpiati Ham ha costruito il suo impero. Ma è tutto legale, registrazione, rispetto delle norme sui domini e tutto il resto.


Però per sicurezza appena Ham ha fiutato guai con Google che ha minacciato di volerlo denunciare per utilizzo abusivo del marchio, ha venduto il dominio www.google.cm a un altro speculatore della Rete. Nel mentre ha venduto anche www.nytimes.cm e www.apple.cm.

________________________________

(PAURA DEI COLOSSI EH?? [SM=x53188] )

04/06/2007 19:15

Un altro motore di ricerca a Mountain View (casa Microsoft)


Microsoft starebbe progettando un nuovo motore di ricerca. La notizia è destinata a figliare innumerevoli speculazioni al riguardo, ma alcune riflessioni sembrano scaturire immediate: Microsoft potrebbe aver giudicato Live Search come non adeguato alla sfida con Google, dunque una nuova ripartenza si rende necessaria per rinvigorire i risultati nel settore; il progetto potrebbe essere la sepoltura dei precedenti investimenti o quantomeno una dichiarazione fallimentare di quello che fino ad oggi è stato portato a termine; l'avvicinamento a Yahoo non ha partorito alcunchè, dunque si torna ad investire sulle proprie forze e sui cervelli già al soldo.

leggi tutto l'articolo
04/06/2007 19:18

"Nuovi operatori" di telefonia mobile italiani

(le virgolette ce le ho messe io...)

Da questa settimana, lo scontrino di alcuni supermercati potrebbe riportare, tra pasta, verdura, fesa di vitello e pannolini, anche la SIM dell'operatore legato al supermercato in cui si fa la spesa. Almeno nei centri Coop e Carrefour, in cui debuttano contemporaneamente i rispettivi operatori di telefonia mobile, CoopVoce e UNOMobile.


CoopVoce si presenta con un messaggio pubblicitario promettente: "Il 20% di traffico gratis ad ogni ricarica, un'unica tariffa (15 centesimi al minuto sia per le telefonate che per gli SMS)

[a me sembra un po' caruccio... [SM=x53090] ]

,attivazione gratuita, l'adozione della garanzia Soddisfatti o rimborsati". Il servizio offerto a soci Coop e familiari, nato dall'intesa Coop-Telecom Italia, da oggi è operativo a tutti gli effetti: le schede SIM possono essere acquistate in oltre 700 punti vendita e possono essere ricaricate, come spiega la stessa Coop, nei punti vendita stessi, agli sportelli Bancomat di primari istituti bancari e anche su Internet. L'obiettivo dichiarato è di raggiungere in tre anni almeno un milione di consumatori per un giro di affari di circa 200 milioni di euro.

leggimi
05/06/2007 10:14

Kaspersky Lab presenta
la Top 20 dei virus online e email di maggio 2007







Nella Top 20 online di maggio 2007, i worm email risultano i più diffusi di tutte le classi di programmi maligni presenti in classifica, con un totale di quattro famiglie differenti e sei varianti diverse.
Tra queste ci sono alcuni veterani come Rays e Brontok, e nuove generazioni di worm che stanno attaccando attivamente gli utenti di mailbox, come Zhelatin e Warezov.

I primi sette programmi maligni sono una specie di monolite, in testa alla classifica con un distacco minimo.
Compilando la stessa classifica un paio di giorni prima o un paio di giorni dopo, potrebbe risultare molto diversa. Non c’è un leader assoluto a maggio: sebbene il Trojan-Downloader.Agent.bjo occupi il primo posto, è uno di quei programmi che hanno un ciclo vitale molto breve, e che scomparirà così rapidamente come è comparso. Lo seguono a breve distanza il Trojan.Win32.Agent.qt, e Virtumonde.if, un programma adware. Nessuno di questi programmi maligni è nuovo nella classifica, e sembra che rimarranno nella Top 20 online per un po’. Vengono utilizzati diversi metodi per diffondere Virtumonde su Internet: tecnologie rootkit, programmi Trojan downloader e spam di massa.


cliccandomi, verrai re-indirizzato sull pagina dell'articolo... [SM=x53112]
05/06/2007 10:19

Baidu pronto allo sbarco in Europa



Indiscrezioni vogliono il più grande motore di ricerca della Cina pronto a dare vita ad un distaccamento europeo per fare concorrenza a Google anche fuori dal continente asiatico. Il motore farà sicuramente tesoro


Dopo la precedente sortita giapponese, ora Baidu, il più popolare motore di ricerca della Cina, ha deciso di puntare anche a mercati extracontinentali, pianificando di sbarcare in Europa in tempi brevi. L'annuncio ufficiale è atteso per il 19 giugno alla conferenza degli azionisti dell'azienda.


Per l'espansione europea Baidu farà sicuramente tesoro dell'esperienza maturata in passato con la creazione di un distaccamento per il mercato del Giappone.

Per l'esperimento era stata stanziata la cifra di 15 milioni di dollari, tuttavia il risultato è stato altamente al di sotto le aspettative del gigante cinese.

La maggior parte dei visitatori, infatti, si è rivelata essere di origine cinese ed in cerca di materiale non censurato (e principalmente di carattere pornografico).

(cinesi smanettoni [SM=x53176] [SM=x53175] [SM=x53112] [SM=x53111] )


La versione giapponese del motore infatti non aveva le pesanti barriere imposte dal regime al suo alter ego nazionale, e naturalmente per tutta risposta si è visto chiudere gli accessi provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese già in Aprile.


Ancora non è chiaro se la versione europea di Baidu sarà destinata ad un mercato in particolare o se si tratterà di un sito paneuropeo (il CEO Shawn Wang avrebbe dichiarato comunque di avere pronti nuovi dettagli entro la fine del mese.)

Nel caso la seconda ipotesi si rivelasse quella corretta, rimane da capire quale lingua il motore cinese decida di adottare per comunicare con il bacino di europei quanto più ampio possibile.

Ad ogni modo è sicuro il fatto che il concorrente da sfidare sarà ancora una volta Google (soprattutto in Europa il motore di Mountain View ha percentuali di largo dominio) e che il target di riferimento sarà prevalentemente la fascia dei più giovani.--->(smanettoni [SM=x53111] [SM=x53162] )
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