USA for Africa (Perchè la speranza torni a vivere)

So che questa non è la sezione della musica,ma per me questa canzone rimane il simbolo degli anni 80.La raccolta di fondi per l'Etiopia è stato il periodo più intenso che ho seguito in quegli anni,ogni giorno si parlava dell'emergenza acqua e viveri in Etiopia,senza pensare che 40 anni prima era sotto il dominio italiano.e l'estate dell'85 in tutte le radio si udiva "We Are The World" ovvero "Noi siamo il Mondo"

mi è sempre piaciuta sta canzone

hai perfettamente ragione............

NOSTALGIA!

sarà,ma non l'ho mai sopportata,sarà perchè forse l'ho sempre considerata una cosa finta

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Scritto da: djufo 27/02/2007 22.10
NOSTALGIA!

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vero marò

Come vedo ho toccato il cuore di tutti

L'intervento iniziale di springsteen e quello di ray charles sono da incorniciare.

Il duetto springsteen-stevie wonder è da pelle d'oca così come l'inserimento di cindy lauper.

oh.

no dai questa tocca il cuore sul serio..

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Scritto da: Bud- 28/02/2007 19.18
Il duetto springsteen-stevie wonder è da pelle d'oca DIM]

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QUOTO

cavolo Michael sembrava una persona normale ed era quasi marrone..

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Scritto da: maxelcrocao 01/03/2007 10.21
cavolo Michael sembrava una persona normale ed era quasi marrone..

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era mitico

M'è sempre sembrata una mezza cagata di canzone.

E anche parecchio ruffiana, arrivata perché gli amerregani non potevano essere di meno degli inglesi con la loro "Do they know it's Christmas?" (che tra l'altro, pur senza essere anch'essa un capolavoro, mi piace decisamente di più).

Sull'aspetto umanitario, non discuto, ovviamente.

A me come canzone piace pochino...
però avrei fatto cantare più a lungo Cyndi Lauper e Billy Joel, mi è piaciuto molto anche Springsteen con Steve (ma sono i capelli quelli che gli pendono dietro la nuca ?)....e avrei tolto Michael Jakson.

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Scritto da: Tarrasque73 01/03/2007 11.34
M'è sempre sembrata una mezza cagata di canzone.

E anche parecchio ruffiana, arrivata perché gli amerregani non potevano essere di meno degli inglesi con la loro "Do they know it's Christmas?" (che tra l'altro, pur senza essere anch'essa un capolavoro, mi piace decisamente di più).

Sull'aspetto umanitario, non discuto, ovviamente.

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allora do they know it's christmas è precedente a we are the world?

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Scritto da: vagaBIONDO reloaded 01/03/2007 12.52


allora do they know it's christmas è precedente a we are the world?

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Cazzo, ma certo che sì!!!

Do they know it's Christmas è uscita per il natale 1984, We are the world la pasqua dell'anno dopo.

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Scritto da: Tarrasque73 01/03/2007 12.55


Cazzo, ma certo che sì!!!

Do they know it's Christmas è uscita per il natale 1984, We are the world la pasqua dell'anno dopo.

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non m e lo ricordavo

Il duetto fra Bruzio e Stefanino è l'apice del disco, la chiusura in caotico crescendo di Raimondo è la chicca. Un miracolo la trasformazione della limpida voce di Dionna nel rantolo ruvido del barbuto.

Un aneddoto per il buon buddho. Springsteen, fortemente voluto dalla produzione per raggiungere il target metalmeccanico, arrivò di gran corsa e un po' in ritardo allo studio di registrazione, con l'ugola provata da tre ore e mezza di concerto. Dopo aver avvertito il direttore d'orchestra delle sue condizioni, la produzione decise che anche una grattugia avrebbe potuto cantare purchè fosse di marca Springsteen, e così il nostro decise di lanciare un ruggito nel microfono al posto di cantare la sua prima strofa, rimettendoci mezza tonsilla destra. La sofferenza dovuta all'esperienza la si può notare nella sentita e partecipata soffusione vocale successiva, e nell'ultimo grido di morte duettata nel finale.

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Scritto da: Oxido 01/03/2007 14.34
Il duetto fra Bruzio e Stefanino è l'apice del disco, la chiusura in caotico crescendo di Raimondo è la chicca. Un miracolo la trasformazione della limpida voce di Dionna nel rantolo ruvido del barbuto.

Un aneddoto per il buon buddho. Springsteen, fortemente voluto dalla produzione per raggiungere il target metalmeccanico, arrivò di gran corsa e un po' in ritardo allo studio di registrazione, con l'ugola provata da tre ore e mezza di concerto. Dopo aver avvertito il direttore d'orchestra delle sue condizioni, la produzione decise che anche una grattugia avrebbe potuto cantare purchè fosse di marca Springsteen, e così il nostro decise di lanciare un ruggito nel microfono al posto di cantare la sua prima strofa, rimettendoci mezza tonsilla destra. La sofferenza dovuta all'esperienza la si può notare nella sentita e partecipata soffusione vocale successiva, e nell'ultimo grido di morte duettata nel finale.

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spettacolo!
e' proprio quel ruggito che gli esce che rende la sua parte fighissima!