Iron Maiden "A Matter of Life and Death"

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Scritto da: ¤Actarus¤ 27/08/2006 8.45


E che cazzo pretendi a cinquant'anni suonati, una nuova The trooper o una nuova Prowler? Svegliatevi, asini. Da undici anni suonano così, più oscuri e più riflessivi. Diciamo anche più intimi e tristi (come dimostrano le soluzioni armoniche che utilizzano da The X factor fino ai giorni nostri. E le costanti intro arpeggiate). E non è un male, alla fin fine. Meglio suonare più eleganti, più raffinati (Brave new world insegna) e propinare qualcosa di diverso ma rimanendo pur sempre Iron Maiden. I continui cambi di tempo e le soluzioni vagamente progressive in questo senso che ne vengon fuori sono un punto a loro favore.

"Ma io voglio il metallo pesante, uffi. Heavy metal is the law, cazzo! Ho i brufoli e mi devo scatenare, per non pensarci, con un po' di headbanging! Ou iea! Burp!!! "
Non sono i Manowar. Non hanno bisogno, a mezzo secolo di età, di fare ancora i ritardati mentali tutti cornine come accadeva un quarto di secolo fa (quando erano nel loro splendore). Per questo, appunto, ci sono i Manowar (che fra l'altro fanno la loro porca figura. Punto).

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Io mi sono innamorato di quelle sonorità.

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Come volevasi dimostrare.
I metallari, poveretti.
Oxido, crepa gonfio.

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