djufo, 13/09/2009 14.05:
Secondo me, soprattutto per quei tempi, era troppo innovativo e filosofico e troppo poco commerciale per una serie animata di 30 episodi e oltre. Forse una serie di OAV era più adatta.
Lo penso anche io.
Ricordiamoci che AKIRA è del 1982 3 il film verso la fine di quel decennio.
All'epoca sappiamo bene quali serie la facevano da padrone.
Serie dirette, dalla struttura piena di cliché... che pero vendevano benissimo.
Era il periodo dei robottoni Toei e Sunrise, di Dragonball e Kenshiro.
Anche per quello il "Lungometraggio unico trasmesso nei cinema" fu innovativo al massimo.
E poi era davvero un opera complessa, certo nondi facile approccio.
Non per tutti e soprattutto NON per il lettore giapponese medio degli anni 80.
Penso che sotto-sotto, ci fosse anche molta prudenza nel buttare soldi per una serie
che non dava l'immediata certezza di fare indici di ascolto altissimi.
E invece, per la sindrome "van gogh" i fan ne hanno decretato il successo!
Fortuna di Otomo che a differenza del pittore, lui ne ha beneficiato ancora in vita!
Col. Kurtz, 13/09/2009 14.29:
...visto che la Marvel l'aveva anche colorato...
...che ricordi... rielaborazione cromatica fatta al PC (una delle 1°) da STEVE OLIFF se non erro...
Storico colorista dei comics Marvel.