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20th CENTURY BOYS

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2009 18:42
OFFLINE
Post: 23.684
Città: PRATO
Età: 41
Sesso: Maschile
ArrukkiaADMIN
20/04/2005 13:19

Il capolavoro di Urasawa e, eccetto Devilman, il mio manga preferito in questo momento (peccato la bimestralità e il raggiungimento della produzione nipponica). Un connubio di suspence e azione, drammaticità e puro coinvolgimento. Impeccabili la narrazione e la sceneggiatura, che aumentano sempre più l' interesse del lettore e non risultano mai scontate; anzi, ad ogni capitolo, nuove rivelazioni, nuovi tasselli aiutano a capire e ad ipotizzare il proseguo della storia. L' uso frequente di flashback (usati sapientemente e ai fini di svelare molti retroscena), è la vera perla di questo manga, semplicemente splendido. Il disegno ad un primo impatto può non piacere, però proseguendo la lettura si capisce che rende al meglio le situazioni, gli stati d' animo e i numerosi colpi di scena. Molto bello è lo spaccato di vita che Urasawa offre nei primi volumi e che ritorna frequentemente in quelli successivi: il Giappone degli anni Sessanta, in cui prendono vita i giochi e le avventure dei bambini del 20esimo secolo.

Questa è una recensione trovata in rete:

"Nel 1968 un gruppo di bambini come gli altri, mentre a poco a poco scopriva la vita, giocava a costruirsi una base segreta ed a salvare il mondo.
Nel 1997 Kenji, quello che tra quei bambini sembrava il più energico, sognatore e determinato, a 35 anni si ritrova disilluso e rassegnato a gestire con la madre un piccolo emporio e ad accudire la figlia che sua sorella, ora scomparsa, ha avuto con un uomo sconosciuto.
Proprio lui però, alla strana morte di uno dei suoi amici di infanzia ed alla scomparsa di un famoso scienziato suo cliente, si ritrova ad indagare sull’attività di una strana setta che, guidata da un fantomatico “amico”, sta usando come simbolo di riconoscimento proprio quel simbolo che i ragazzi usavano da piccoli. Ma il peggio, e Kenji non lo sa, deve ancora venire.
Agli inizi del 21esimo secolo un gruppo di persone viene acclamata dall’ONU come “coloro che hanno salvato il mondo”. In un tempo indeterminato qualcosa di mostruoso ritorna per sconvolgere ancora la vita dei giapponesi.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo!

Comincio col dire che questo manga è ottimamente costruito. Non si tratta di uno dei soliti fumetti in cui, da un presupposto iniziale determinato, l’autore si ritrova ad inventare volta volta situazioni diverse. L’autore, qua e là, lascia intendere di aver già in testa tutta la trama.
Siamo di fronte ad uno dei pochissimi prodotti giapponesi studiati (almeno parzialmente) a tavolino dall’autore che ci delizia con uno stile narrativo caratterizzato da frequenti salti temporali. L'uso del flashback, solitamente usato per mostrarci l’infanzia dei protagonisti, ha soprattutto una funzione di approfondimento; non è infatti uno strumento per finalizzare la trama ma solo per rendere al meglio i caratteri e le motivazioni dei protagonisti. Ciò non toglie che i flashback abbiano anche un certo peso nella narrazione degli eventi.
Non è sbagliato dire che questo metodo narrativo "a tutto tondo" ci permette di immedesimarci ancora di più con questi protagonisti e provare la loro stessa incertezza verso il futuro.

Man mano che la storia si approfondisce sempre più personaggi vengono aggiunti e si viene a delineare un intreccio complesso la cui soluzione non è certo a portata di mano.
L'autore certo non ci facilita il lavoro deduttivo e cambia spesso le carte in tavola non peritandosi a cambiare drasticamente le condizioni dei vasi dei protagonisti.
Quello di 20th century boys non è un mondo statico. Come in una vita vera tutto è incerto e niente può essere facilmente dato per scontato. Preparatevi quindi all'incertezza ed allo stupore.

Il cast dei protagonisti è formato da una moltitudine di personaggi. All’inizio sarà divertente vedere come i piccoli sono cresciuti e cosa ne è stato della loro vita. In seguito, una volta conosciuti i loro caratteri e le loro vicende, sarà interessante vedere come si comporteranno nei confronti di Kenji e della sorte del mondo.
Certo, non tutti saranno interessanti ed appassionanti, ma accanto al cast di "meri comprimari" ci sarà un gruppo di personalità originali e ben sviluppate.

Il disegno è più che buono sia per il tratto che per le caratterizzazioni grafiche. In ogni caso il tratto potrebbe non piacere ai fanatici del disegno "figo". Un avviso importante: non giudicate questo manga in base al disegno, potrebbe essere un errore gravissimo.

In definitiva questo è un manga da non lasciarsi sfuggire. Personaggi intriganti coinvolti in vicende appassionanti e non improvvisate. Non fatevi scoraggiare dal prezzo e dateci una lettura."











"..do you still live in angry days?"
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