Scritto da: Bud- 12/04/2005 22.16 Da dietro lo spigolo dell'ingresso tappandomi il naso pè l'immondo afrore con le gambe molli come gelatina spiavo l'ominide che stava sul cesso l'Actarus vispo sulla tazza sostava cercando un righello per misurarsi il pennello una volta trovatolo le brache calava Nel mentre il fenicottero spione che dalla finestra mirava il bullone svitava ed entrava nella stanza per non perder l'occasione Con un abile colpo di clava lo facea rigirare lo iniziava a montare ...povero actarus, come strillava mi vergogno ma la posto lo stesso.