E proprio secondo il motto "un volume all'anno", è uscito questa settimana l'ottavo volume di Real.
Ormai, chi più chi meno, i nostri protagonisti stanno cercando di rifarsi una vita. In questo numero Inoue continua a soffermarsi soprattutto su Hisanobu, sul suo stato apatico nei confronti della sua situazione e della sua indolenza negli esercizi di fisioterapia. Ma qualcosa sembra cambiare: la ritrovata presenza del padre, l'accorgersi di non essere solo, la volontà di non morire come un vegetale in un letto d'ospedale.. questi i pensieri del giovane, che inizia a mettere un pò di impegno nella riabilitazione. Riuscirà a venirne fuori?
Sullo sfondo ritroviamo gli altri due protagonisti, Tomomi e Kiyoharu "Vince". Il primo, sempre alla ricerca di se stesso e di una strada che lo porti a "divenire" un uomo maturo, decide finalmente di fare quello che ama, spinto anche dalla forza di volontà di Natsumi (che ricordo essere la ragazza che a causa del giovane è rimasta paralizzata). Il suo futuro passerà per la selezione di una squadra pro di basket!
Quanto a Kiyo, in questo numero un pò tralasciato, lo vediamo sempre alle prese con gli allenamenti dei Tigers, cercando di digerire la cocente sconfitta contro i Dreams.
Continuo a ripetere che questo manga è fantastico, ma che risente delle sua aperiodicità. Peccato davvero, anche se opterò per una rilettura a pubblicazione terminata.
Per chi legge questo numero, pongo una domanda: non vi pare anche a voi che il tratto di Inoue appaia drasticamente peggiorato? Non so, a me sembra quasi tirato via, soprattutto se paragonato agli ultimi numeri di Vagabond, che più o meno sono contemporanei.
Mistero.
"..do you still live in angry days?"